Garantire la sicurezza alimentare è un aspetto cruciale per qualsiasi attività che opera nel settore alimentare. Tra le diverse misure da adottare, il controllo delle temperature nei banchi di vendita riveste un ruolo fondamentale per la prevenzione di malattie di origine alimentare e per la conservazione ottimale degli alimenti.

Ma chi è responsabile del controllo delle temperature nei banchi di vendita?
La normativa italiana stabilisce che la responsabilità del controllo delle temperature ricade su diverse figure, a seconda del contesto specifico:
Il ruolo del titolare dell’impresa alimentare
Il titolare dell’impresa alimentare ha la responsabilità primaria di garantire la sicurezza e la salubrità degli alimenti. In questo ambito, rientrano anche le attività di monitoraggio e controllo delle temperature nei banchi di vendita.
Le figure preposte al controllo
Il titolare dell’impresa alimentare può delegare il compito del controllo delle temperature a personale addetto, opportunamente formato e istruito. In particolare, è importante che il personale sia in grado di:
- Utilizzare correttamente i termometri per la misurazione delle temperature
- Interpretare i dati ottenuti e identificare eventuali criticità
- Adottare le misure correttive in caso di scostamenti dalle temperature stabilite
Le normative di riferimento
Le principali normative che disciplinano il controllo delle temperature nei banchi di vendita sono:
- Reg. CE 178/2002: stabilisce i principi generali e i requisiti specifici per la legislazione alimentare
- Reg. CE 853/2004: disciplina l’igiene dei prodotti alimentari
- Manuale di autocontrollo HACCP: definisce le procedure di controllo per la prevenzione dei pericoli per la salute
Le temperature da rispettare
Le temperature di conservazione degli alimenti variano a seconda del tipo di alimento. In generale, è fondamentale mantenere:
- I prodotti freschi a temperature tra 0°C e +4°C
- I prodotti surgelati a temperature inferiori a -18°C
- I prodotti confezionati a temperature indicate in etichetta
Le modalità di controllo
Il controllo delle temperature nei banchi di vendita può essere effettuato manualmente o mediante sistemi di monitoraggio automatici.
- Controllo manuale: prevede l’utilizzo di termometri per la misurazione periodica delle temperature. I dati ottenuti devono essere registrati su un apposito registro delle temperature.
- Sistemi di monitoraggio automatici: consentono un monitoraggio continuo delle temperature e l’invio di avvisi in caso di scostamenti dai valori preimpostati.
La frequenza dei controlli
La frequenza dei controlli delle temperature deve essere stabilita dal titolare dell’impresa alimentare in base a diversi fattori, tra cui:
- Il tipo di alimento
- Le modalità di conservazione
- Le caratteristiche del banco di vendita
In generale, si consiglia di effettuare i controlli almeno una volta al giorno.
Le sanzioni in caso di inosservanza
L’inosservanza delle norme relative al controllo delle temperature nei banchi di vendita può comportare l’applicazione di sanzioni amministrative, che possono variare da un minimo di 600 euro a un massimo di 6.000 euro.
L’importanza della formazione
La formazione del personale è un aspetto fondamentale per garantire il corretto controllo delle temperature nei banchi di vendita. Il personale deve essere in grado di:
- Comprendere l’importanza del controllo delle temperature
- Utilizzare correttamente i termometri e i sistemi di monitoraggio
- Interpretare i dati ottenuti
- Adottare le misure correttive in caso di scostamenti dalle temperature stabilite
Conclusione
Il controllo delle temperature nei banchi di vendita è un’attività fondamentale per la garanzia della sicurezza alimentare. Il rispetto delle normative e l’adozione di adeguate procedure di controllo permettono di prevenire malattie di origine alimentare e di tutelare la salute dei consumatori.