L’arrivo di un nuovo talento in azienda è sempre un momento entusiasmante. Porta nuove energie, competenze e opportunità di crescita. Ma hai pensato a tutti gli adempimenti legati alla sicurezza sul lavoro? Una delle domande più frequenti che un datore di lavoro si pone è: devo procedere con l’aggiornamento del DVR per una nuova assunzione?
La risposta non è sempre scontata. Confondere gli obblighi di formazione con la necessità di modificare il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è un errore comune, che può però portare a sanzioni e, soprattutto, a una gestione inefficace della sicurezza aziendale.
È Sempre Obbligatorio Aggiornare il DVR per un Nuovo Assunto?
Partiamo subito dal punto cruciale: no, non è sempre obbligatorio aggiornare il DVR ogni volta che si assume un nuovo dipendente.
L’obbligo di aggiornamento, secondo l’articolo 29, comma 3, del D.Lgs. 81/08, scatta solo quando la nuova assunzione introduce nell’organigramma aziendale una mansione o un rischio non precedentemente valutato.
Pensa al DVR come al manuale di istruzioni per la sicurezza della tua azienda. Se assumi un impiegato amministrativo per svolgere le stesse identiche mansioni di un collega già presente, e i rischi associati (es. videoterminale, postura) sono già stati analizzati e descritti nel documento, non sarà necessario un aggiornamento del DVR. Sarà invece fondamentale adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento per il neoassunto.
Quando Scatta l’Obbligo di Aggiornamento del DVR? I Casi Concreti
L’aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi diventa invece un passo imprescindibile in situazioni specifiche che modificano in modo “significativo” il panorama dei rischi aziendali. Vediamo quali sono i casi più comuni.
- 1. Introduzione di una Nuova Mansione: Se assumi una figura professionale le cui attività non sono mai state svolte prima in azienda, devi necessariamente valutare i nuovi rischi correlati.
- Esempio: Un’azienda di consulenza prettamente d’ufficio che assume il suo primo magazziniere. Sarà necessario valutare i rischi legati alla movimentazione manuale dei carichi, all’uso di carrelli elevatori e alla gestione del magazzino.
- 2. Inserimento di Lavoratori “Sensibili”: L’assunzione di lavoratori che necessitano di una tutela particolare (lavoratrici in stato di gravidanza, minori, persone con disabilità) può richiedere un aggiornamento del DVR se le loro condizioni specifiche introducono nuove variabili di rischio o richiedono misure di prevenzione aggiuntive non considerate in precedenza.
- 3. Utilizzo di Nuove Attrezzature, Sostanze o Tecnologie: Se il nuovo assunto dovrà utilizzare un macchinario, un impianto, una sostanza chimica o una tecnologia non presente prima in azienda, il DVR deve essere integrato con la valutazione dei rischi specifici introdotti da questi nuovi elementi.
- 4. Modifiche al Processo Produttivo o Organizzativo: Quando l’assunzione è parte di una riorganizzazione più ampia che cambia il layout degli spazi, i flussi di lavoro o le procedure operative, è fondamentale che il DVR rifletta questi cambiamenti.
In tutti questi casi, il datore di lavoro ha 30 giorni di tempo dalla modifica per effettuare l’aggiornamento del DVR.
Cosa Fare se la Nuova Assunzione NON Richiede l’Aggiornamento
Se la mansione del nuovo dipendente è già stata pienamente valutata nel DVR esistente, l’attenzione si sposta su altri adempimenti, altrettanto cruciali:
- Informazione e Formazione (Art. 36 e 37): È obbligatorio informare il lavoratore sui rischi specifici della sua mansione e fornirgli una formazione generale e specifica adeguata. Questo percorso deve essere documentato e tracciato.
- Consegna dei DPI: Fornire tutti i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) necessari per svolgere il lavoro in sicurezza (es. scarpe antinfortunistiche, guanti, occhiali protettivi).
- Sorveglianza Sanitaria: Attivare il protocollo di sorveglianza sanitaria previsto per quella mansione, coinvolgendo il Medico Competente per la visita preventiva.
Le Sanzioni: Cosa si Rischia a Non Essere in Regola?
Ignorare l’obbligo di aggiornamento del DVR, quando necessario, espone il datore di lavoro a pesanti conseguenze. Le sanzioni per il mancato o incompleto aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi possono includere:
- Sanzioni pecuniarie che possono arrivare a diverse migliaia di euro.
- Nei casi più gravi, pene detentive.
La mancata formazione e informazione dei nuovi assunti comporta, a sua volta, sanzioni specifiche. La sicurezza non è un’opzione, ma un investimento sulla salute delle persone e sulla continuità del business.
Checklist Operativa per la Gestione del Nuovo Assunto
Per non sbagliare, segui questa semplice checklist ogni volta che inserisci una nuova risorsa:
- Analisi Preliminare: La mansione del nuovo assunto è identica a una già presente e valutata nel DVR?
- Valutazione del Rischio: L’assunzione introduce nuove attrezzature, sostanze, procedure o profili di rischio?
- Decisione:
- SÌ: Procedi con l’aggiornamento del DVR entro 30 giorni.
- NO: Il DVR non va aggiornato.
- Azione: A prescindere dalla decisione, avvia immediatamente il percorso di informazione, formazione e, se prevista, sorveglianza sanitaria per il neoassunto.
- Documentazione: Archivia e conserva prova di ogni azione intrapresa (verbali di formazione, consegna DPI, ecc.).
Conclusione: La Sicurezza come Atto di Benvenuto
Gestire correttamente l’aggiornamento del DVR per una nuova assunzione non è solo un obbligo di legge, ma il primo e più importante atto di benvenuto che puoi offrire a un nuovo collaboratore. Dimostra che la tua azienda mette la salute e il benessere delle sue persone al primo posto. Un approccio proattivo e consapevole non solo ti mette al riparo da sanzioni, ma costruisce un ambiente di lavoro più sicuro, sereno e produttivo per tutti.
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