Le nuove aliquote della ZES Unica offrono importanti agevolazioni fiscali per le medie imprese in Campania, con l’obiettivo di rilanciare investimenti e occupazione nel Mezzogiorno.
La ZES Unica consente alle imprese campane di accedere a crediti d’imposta fino al 45% sugli investimenti produttivi.
Questa misura rappresenta una leva concreta per la competitività aziendale, in particolare per le PMI che vogliono ampliare strutture, acquistare macchinari o rafforzare la presenza industriale.

Cos’è la ZES Unica e perché è rilevante per le imprese campane?
Una Zona Economica Speciale che copre tutto il Mezzogiorno, con benefici fiscali e procedurali
Dal 1° gennaio 2024, la ZES Unica ha sostituito le otto ZES regionali, unificando le agevolazioni per tutte le regioni del Sud, inclusa la Campania.
L’obiettivo è semplificare le procedure amministrative e incentivare gli investimenti nel Mezzogiorno, attraverso:
- Crediti d’imposta potenziati per investimenti
- Sportello unico autorizzativo (SUA ZES)
- Priorità nei bandi PNRR e fondi europei
- Procedure semplificate per autorizzazioni ambientali e urbanistiche
Quali sono le aliquote previste per le medie imprese in Campania?
Fino al 45% di credito d’imposta per investimenti produttivi, con soglie differenziate per dimensione aziendale
Le aliquote del credito d’imposta ZES Unica per la Campania (e il Mezzogiorno) sono le seguenti:
| Dimensione Impresa | Aliquota ZES 2025 Campania |
|---|---|
| Piccola Impresa | 50% |
| Media Impresa | 45% |
| Grande Impresa | 35% |
I benefici riguardano investimenti in beni materiali nuovi, come:
- Acquisto di macchinari, impianti, attrezzature
- Acquisto o realizzazione di immobili strumentali
- Ampliamento di immobili già esistenti
Il tetto massimo per gli investimenti è di 100 milioni di euro per singolo progetto.
Riferimento normativo: Decreto-legge 124/2023 – art. 16
Quali requisiti devono rispettare le medie imprese per ottenere il beneficio?
Localizzazione, dimensione, tipologia di investimento e tracciabilità delle spese
Per accedere agli incentivi ZES, le imprese devono:
- Avere sede legale o operativa in Campania, o stabilirla entro 12 mesi
- Essere regolarmente costituite e iscritte al Registro delle Imprese
- Effettuare investimenti produttivi tra il 1° gennaio 2024 e il 15 novembre 2024 (scadenza prorogabile)
- Mantenere i beni e i posti di lavoro almeno per 5 anni (o 3 anni per le PMI)
Il credito d’imposta non è cumulabile con altri aiuti di Stato sugli stessi costi, salvo diversa indicazione.
Su quali tipologie di investimento si applica il credito d’imposta ZES?
Focus su beni strumentali nuovi destinati a stabilimenti produttivi
Le medie imprese campane possono applicare il credito d’imposta ZES a investimenti che aumentano la capacità produttiva, tra cui:
- Impianti per l’efficienza energetica
- Sistemi automatizzati e robotica industriale
- Attrezzature per l’industria 4.0
- Opere murarie per ampliamenti o nuove costruzioni
Sono esclusi i beni meramente sostitutivi, i mezzi di trasporto e i beni usati.
Il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite F24 e non genera reddito imponibile.
Come si presenta la domanda per l’accesso alle agevolazioni ZES?
Procedura online tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate, con assistenza tecnica disponibile
Il processo è interamente digitale:
- Accesso al portale Fatture e Corrispettivi – Area ZES
- Compilazione della richiesta online (modulo standard)
- Allegazione del piano di investimento dettagliato
- Attesa dell’approvazione e rilascio del credito
Quali settori industriali ne stanno beneficiando di più?
Manifatturiero, logistica, agroalimentare, energia e tecnologie ambientali
Secondo Confindustria Campania, i comparti che stanno sfruttando meglio la ZES sono:
- Industria manifatturiera (metalli, elettronica, automazione)
- Agroindustria e trasformazione alimentare
- Imprese logistiche nei porti di Napoli, Salerno e Caserta
- Impianti di energia rinnovabile e green tech
Le aree retroportuali e industriali della Campania sono diventate zone ad alta intensità di investimento, grazie anche al ruolo attivo delle Camere di Commercio e dei Consorzi ASI.
Quali sono i vantaggi per le medie imprese che investono nella ZES?
Agevolazioni fiscali, velocizzazione burocratica e accesso a fondi complementari
I principali benefici per le medie imprese che investono nella ZES Unica in Campania includono:
- Credito d’imposta fino al 45% su beni strumentali nuovi
- Riduzione dei tempi autorizzativi grazie allo Sportello Unico ZES
- Premialità nei bandi PNRR e regionali
- Accesso semplificato a zone industriali attrezzate
L’investimento in ZES può ridurre il carico fiscale, aumentare la competitività e accelerare l’espansione produttiva.
Quali sono gli errori da evitare per non perdere il credito ZES?
Documentazione incompleta, spese fuori ambito, mancanza di monitoraggio
Tra le criticità più frequenti:
- Presentazione oltre la scadenza
- Beni non conformi ai criteri ZES (es. beni usati)
- Assenza di un piano d’investimento dettagliato
- Mancato rispetto del vincolo di localizzazione o dei requisiti dimensionali
È consigliabile affidarsi a consulenti fiscali o a strutture associative per evitare errori nella compilazione della domanda.
FAQ
Una media impresa può cumulare il credito ZES con altri incentivi?
Solo se i due incentivi riguardano spese diverse o se previsto esplicitamente dalla normativa. In caso contrario, si applica la regola del “non cumulo”.
È possibile accedere al credito ZES anche per una sede secondaria in Campania?
Sì, anche una unità operativa (stabilimento, laboratorio) aperta in Campania può beneficiare del credito, purché rispetti i requisiti.
Le startup possono accedere agli incentivi ZES?
Sì, purché siano costituite in forma societaria e classificabili come medie imprese secondo i parametri UE. Molti bandi sono cumulabili con i vantaggi ZES.
Il credito ZES va restituito se si chiude l’impresa?
Se l’azienda chiude o trasferisce i beni agevolati prima di 5 anni, il credito va restituito con interessi e sanzioni. Per PMI il vincolo è di 3 anni.
