Amazon ha deciso di fermare il progetto di consegne con droni in Italia, una scelta che arriva nonostante i test tecnici abbiano dato risultati incoraggianti. A pesare sulla decisione, secondo l’azienda, sono soprattutto fattori normativi e commerciali.

Perché Amazon ha bloccato le consegne con droni
La società statunitense ha spiegato che la sospensione nasce da una revisione strategica interna. Pur in presenza di dialoghi definiti positivi con le autorità aeronautiche italiane, l’attuale quadro normativo e il contesto economico non rendono sostenibile il progetto nel breve periodo.
Amazon ha chiarito che la scelta non è legata a problemi tecnologici, ma a una valutazione complessiva dei costi, delle regole operative e delle prospettive di mercato nel nostro Paese.
La reazione dell’ENAC e i test in Abruzzo
L’ENAC, l’ente nazionale per l’aviazione civile, ha definito la decisione inaspettata, sottolineando come i contatti con Amazon fossero stati costruttivi. Solo pochi mesi prima, infatti, l’azienda aveva comunicato il successo dei test di consegna con droni a San Salvo, in Abruzzo, condotti nel dicembre 2024.
Queste sperimentazioni avevano dimostrato la fattibilità tecnica del servizio, rafforzando le aspettative su un possibile sviluppo della logistica con droni in Italia.

Quali prospettive per il futuro
Lo stop non rappresenta necessariamente un addio definitivo. Amazon potrebbe tornare a valutare il progetto se le norme sull’aviazione civile e le condizioni di mercato dovessero evolversi in modo più favorevole. Il tema delle consegne automatizzate resta centrale nel dibattito sull’innovazione logistica e sulla mobilità aerea avanzata.
Conclusione
La sospensione delle consegne con droni segna una battuta d’arresto per l’innovazione logistica in Italia, ma lascia aperti spiragli per il futuro. Per approfondire il tema, è possibile consultare fonti autorevoli come il sito ufficiale di ENAC (www.enac.gov.it) e le sezioni dedicate all’innovazione logistica su Reuters e Il Sole 24 Ore.
