Hai un’idea in testa e senti che è arrivato il momento di metterti in proprio? Avviare un’attività economica in Campania oggi è più accessibile di quanto si pensi, grazie a incentivi pubblici, incubatori d’impresa e una rete territoriale sempre più dinamica. Ma da dove si parte, davvero?

“Carta, penna… e PEC”: i primi passi concreti per fare impresa
No, non serve un miracolo. Serve metodo. Il primo passo per avviare un’attività economica in Campania è decidere la forma giuridica dell’impresa: ditta individuale, società di persone, società di capitali o startup innovativa? Ogni opzione ha vantaggi diversi in termini fiscali, responsabilità e accesso a fondi.
Una volta scelto il formato, serve aprire una partita IVA (tramite Agenzia delle Entrate), iscriversi alla Camera di Commercio competente (Napoli, Salerno, Caserta, Avellino o Benevento), e inviare la Comunicazione Unica per l’avvio dell’attività. Oggi tutto si può fare online, anche tramite il portale impresainungiorno.gov.it.
Ma il vero spartiacque è la PEC, la Posta Elettronica Certificata: è il tuo domicilio digitale e ti serve per ogni comunicazione ufficiale.
“Il 63% delle nuove imprese campane nel 2024 ha utilizzato i servizi digitali per la costituzione,” riporta Unioncamere.
Una semplificazione che, se usata bene, può far risparmiare tempo e mal di testa. Ma non basta compilare moduli. Serve visione.
Idee, bandi e territori: perché il Sud può essere il tuo punto di partenza
Ti sembrerà strano, ma in Campania oggi ci sono più opportunità per chi inizia rispetto ad altre regioni. Sì, proprio così.
Grazie al Programma Regionale FESR Campania 2021-2027, sono disponibili fondi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e incentivi per giovani, donne e chi investe in zone interne o svantaggiate. Il bando “Resto al Sud”, ad esempio, ha già sostenuto oltre 3.500 iniziative solo in Campania dal 2018 ad oggi.
Vuoi aprire un laboratorio artigianale a Caserta, una gelateria a Benevento o una web agency a Salerno? Hai terreno fertile. Anche perché i comuni campani stanno attivando sportelli per l’autoimprenditorialità, con consulenze gratuite e percorsi di affiancamento.
Inoltre, realtà come NaStartUp, Vulcano, Campania NewSteel e gli incubatori universitari sono diventati hub per chi vuole trasformare un’idea in impresa, con corsi, coworking e accesso a investitori privati.
Insomma, oggi aprire un’attività in Campania significa entrare in un ecosistema che sta crescendo, passo dopo passo, e che ha bisogno di idee nuove. Anche della tua.
E se hai un’idea, ma zero capitali?
Nessun problema. Esistono strumenti pensati proprio per chi parte da zero ma ha una visione chiara. Il microcredito, ad esempio, ti permette di accedere a finanziamenti fino a 40.000 euro senza garanzie reali, sostenuto da Invitalia e altri enti locali.
E poi ci sono i voucher digitali, le agevolazioni per le imprese green e i percorsi di mentoring gratuiti. L’importante è costruire un business plan credibile, chiaro e sostenibile. Non servono 50 pagine: ne bastano 5, ma fatte bene.
Conclusione: oggi è il giorno giusto?
Se aspetti il momento perfetto, potresti aspettare per sempre. Ma se stai leggendo questo articolo, forse hai già iniziato il percorso. Avviare un’attività in Campania non è solo possibile: è anche conveniente, se sai dove guardare e a chi rivolgerti.
Per approfondire:
