Il titolo di “oro digitale” per Bitcoin potrebbe essere sempre più a rischio. Secondo un recente rapporto pubblicato dal team di analisi di JPMorgan, guidato dall’analista Nikolaos Panigirtzoglou, la criptovaluta più famosa al mondo sta perdendo appeal come riserva di valore, mentre l’oro continua a rafforzare la propria posizione nel panorama finanziario globale.

L’oro supera i 3.100 dollari l’oncia: è boom di domanda
Nel 2025 il prezzo dell’oro ha raggiunto nuovi massimi storici, superando la soglia dei 3.100 dollari l’oncia. Questo balzo, secondo gli analisti, è il segnale più evidente che gli investitori stanno preferendo il metallo prezioso a Bitcoin per proteggersi da inflazione, instabilità dei mercati e svalutazione delle valute fiat.
Il fenomeno noto come “debasement trade” – ovvero l’acquisto di asset per proteggersi dal deprezzamento delle valute – sembra quindi pendere sempre più a favore dell’oro, lasciando Bitcoin in una posizione meno dominante rispetto agli anni passati.
ETF: oro in crescita, Bitcoin in ritirata
Il report sottolinea come negli ultimi due mesi si sia verificata una divergenza significativa tra ETF oro e ETF spot su Bitcoin:
- Gli ETF sull’oro hanno registrato flussi in entrata costanti, a testimonianza di un interesse crescente da parte degli investitori.
- Al contrario, gli ETF Bitcoin hanno subito deflussi netti, segno che anche l’interesse istituzionale verso la criptovaluta sta progressivamente diminuendo.
Le riserve auree mondiali superano i 9.000 miliardi
Attualmente, nel sistema finanziario globale si contano circa 9.000 miliardi di dollari in riserve d’oro, di cui:
- 4.000 miliardi detenuti dalle banche centrali
- 5.000 miliardi in mano agli investitori privati
Questi dati rafforzano ulteriormente la centralità dell’oro come bene rifugio, mentre Bitcoin – pur mantenendo un ruolo rilevante – fatica a imporsi con la stessa stabilità.
Il prezzo di Bitcoin è sopra il valore stimato… ma per quanto?
Al momento, Bitcoin è scambiato attorno agli 83.700 dollari, un valore superiore ai 62.000 dollari indicati come costo medio di produzione. Tuttavia, secondo gli analisti di JPMorgan, considerando la maggiore volatilità e il comportamento incerto degli investitori, il valore realistico di Bitcoin potrebbe aggirarsi intorno ai 71.000 dollari.
Conclusioni: Bitcoin resta importante, ma l’oro si conferma il re della stabilità
Il report evidenzia che, nonostante Bitcoin continui a occupare un posto importante nell’ecosistema finanziario, la sua volatilità e l’alta correlazione con i mercati azionari ne minano la percezione come “bene rifugio”. In un contesto economico incerto, l’oro torna a essere la scelta preferita dagli investitori alla ricerca di stabilità nel lungo periodo.