Aprire o ammodernare un agriturismo in Campania è più accessibile grazie a un ricco ventaglio di finanziamenti pubblici, misure europee e agevolazioni fiscali. I principali strumenti sono il PSR Campania, il PNRR, i contributi nazionali del MIPAAF e i crediti d’imposta per il turismo rurale. Ecco come orientarsi.

1. PSR Campania: i bandi per lo sviluppo rurale
Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2023–2027 della Regione Campania destina risorse del FEASR a interventi per agriturismi e strutture ricettive in ambiente rurale. Le misure più utili sono:
- M06 – Sviluppo delle imprese agricole e agroalimentari: sostegno agli investimenti per ristrutturazione, efficienza energetica, riqualificazione di alloggi agrituristici (contributo a fondo perduto fino al 50–70%).
- M07 – Servizi di base e rinnovamento villaggi rurali: infrastrutture collettive per migliorare la fruizione turistica (bando a sportello).
- M13 – Indennità compensativa: premi compensativi per Comuni montani o aree Protette, utili a integrare reddito e sostenere la diversificazione agrituristica.
Ogni bando prevede graduatorie e scadenze trimestrali: è fondamentale monitorare il portale Sian Campania e registrarsi per le notifiche.
2. PNRR e Missione Turismo 4.0
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) include la Missione 1 (Digitalizzazione) e Missione 2 (Green), con linee d’azione dedicate al potenziamento dell’accoglienza rurale:
- Interventi infrastrutturali per wi‑fi gratis, realtà aumentata e prenotazioni digitali.
- Efficientamento energetico tramite fotovoltaico e pompe di calore (in collaborazione con bandi del Fondo Complementare).
Le risorse sono gestite dalle Regioni in attuazione dei Piani Integrati di Filiera; in Campania l’avviso è consultabile sul sito Regione Campania – PNRR.
3. Contributi nazionali MIPAAF e Invitalia
Il Ministero delle Politiche Agricole (MIPAAF) offre finanziamenti a tasso agevolato e voucher per digitalizzazione delle imprese agricole, compresi gli agriturismi. Inoltre, Invitalia gestisce il Bando Agricoltura 4.0, con:
- Contributo in conto impianti (fino al 50%) su macchinari e tecnologie per la filiera corta e l’accoglienza.
- Finanziamenti a tasso zero per spese di innovazione, marketing e certificazioni di qualità.
4. Incentivi fiscali e crediti d’imposta
Oltre ai contributi a fondo perduto, gli agriturismi possono beneficiare di:
- Superbonus 110% per la riqualificazione energetica degli alloggi.
- Ecobonus (65%) su interventi di isolamento termico e sostituzione impianti di riscaldamento con pompe di calore.
- Tax credit agriturismo: credito d’imposta fino al 40% per investimenti in beni strumentali appartenenti all’allegato A del D.L. 34/2020 (beni 4.0).
5. Come presentare domanda e consigli utili
- Preparare un business plan dettagliato: obiettivi, ROI e piano finanziario.
- Ricorrere a un tecnico agrario o un consulente finanziario: per il corretto inquadramento delle spese e la compilazione delle domande.
- Registrarsi sui portali ufficiali: Sian (PSR), Invitalia, MIPAAF e Sportello Telematico Unico (PNRR).
- Verificare i requisiti: possesso di partita IVA agricola, conformità catastale e rispetto dei vincoli paesaggistici.
- Monitorare le scadenze: molti bandi sono a sportello con fondi limitati.
Con un’attenta pianificazione e il supporto dei professionisti giusti, sfruttare i fondi per agriturismi in Campania diventa un’occasione concreta per innovare la propria attività, valorizzare il turismo rurale e incrementare la redditività nel rispetto dell’ambiente.