Contributi per imprenditoria femminile in Campania

Redazione Campania

L’imprenditoria femminile rappresenta una leva fondamentale per la crescita economica e l’innovazione sociale. La Regione Campania, consapevole di questo potenziale, insieme a iniziative nazionali e fondi europei, offre diverse opportunità di sostegno per le donne che desiderano avviare una nuova attività o consolidare un’impresa esistente. Ecco i principali contributi disponibili, i requisiti di accesso e i canali informativi per restare aggiornate.

Contributi per imprenditoria femminile in Campania

Il Contesto: Perché Sostenere le Imprese Femminili in Campania

Incentivare l’imprenditoria femminile significa promuovere la parità di genere nel mondo del lavoro, stimolare la creazione di nuove imprese innovative e favorire lo sviluppo di un tessuto economico più inclusivo e diversificato. In Campania, regione ricca di talenti e creatività, supportare le donne imprenditrici è una priorità strategica, spesso sostenuta anche da risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Principali Misure di Sostegno e Come Accedere

I contributi per l’imprenditoria femminile in Campania possono assumere diverse forme: finanziamenti a fondo perduto, finanziamenti a tasso zero, garanzie sul credito, voucher per servizi di consulenza e formazione. È fondamentale monitorare costantemente i canali ufficiali per non perdere le opportunità.

1. Fondo Impresa Femminile (Nazionale, gestito da Invitalia):

Questa è una delle principali iniziative a livello nazionale, con una dotazione significativa anche grazie ai fondi PNRR, accessibile anche alle imprese campane. Il Fondo Impresa Femminile mira a sostenere l’avvio e lo sviluppo di imprese a guida femminile di qualsiasi dimensione.

  • Cosa offre:
    • Contributi a fondo perduto: La percentuale varia in base alla dimensione del progetto e alla tipologia di impresa. Ad esempio, per progetti fino a 100.000 euro, l’agevolazione può coprire fino all’80% delle spese (o il 90% per donne disoccupate), con un tetto massimo di 50.000 euro. Per progetti fino a 250.000 euro, la copertura può essere del 50% fino a un massimo di 125.000 euro.
    • Finanziamenti agevolati (a tasso zero): Spesso combinati con i contributi a fondo perduto.
    • Servizi di assistenza tecnico-gestionale, formazione e tutoraggio.
  • A chi si rivolge:
    • Imprese individuali la cui titolare è donna.
    • Società cooperative e società di persone con almeno il 60% di donne socie.
    • Società di capitale le cui quote di partecipazione spettino per almeno due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno due terzi da donne.
    • Lavoratrici autonome con Partita IVA.
    • Persone fisiche che intendono costituire un’impresa femminile (la costituzione deve avvenire entro termini stabiliti dopo l’eventuale ammissione).
  • Spese ammissibili: Impianti, macchinari, attrezzature, software, brevetti, servizi di consulenza specialistica, spese per il personale (con determinate condizioni), ecc.
  • Come accedere: Le domande si presentano online attraverso la piattaforma di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. È cruciale consultare il sito ufficiale di Invitalia per verificare l’apertura dei bandi e le specifiche modalità di partecipazione.

2. “ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero” (Nazionale, gestito da Invitalia):

Questo incentivo è rivolto a giovani (under 35) e donne di qualsiasi età che vogliono avviare micro e piccole imprese.

  • Cosa offre: Un mix di finanziamento a tasso zero e un piccolo contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro. La copertura può arrivare fino al 90% delle spese totali ammissibili.
  • A chi si rivolge: Imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne di tutte le età. Le imprese devono essere costituite da non più di 5 anni.
  • Come accedere: Le domande si presentano online sulla piattaforma di Invitalia. Si tratta di una misura a sportello, quindi le domande sono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo, fino a esaurimento fondi.
    • Fonte: Informazioni su “ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero” sono disponibili sul sito di Invitalia e spesso rilanciate da portali di informazione economica come Partitaiva.it o Bsness.com che monitorano questi bandi.

3. Misure Regionali della Campania:

La Regione Campania periodicamente attiva bandi specifici o misure di sostegno per l’imprenditoria, inclusa quella femminile. Queste iniziative possono essere finanziate con fondi regionali, nazionali (come il Fondo di Sviluppo e Coesione) o europei (FESR, FSE+).

  • Tipologie di intervento: Possono includere contributi a fondo perduto per l’avvio di nuove attività, voucher per la digitalizzazione, incentivi per l’assunzione, sostegno alla formazione e all’internazionalizzazione.
  • Come restare aggiornati:
    • Consultare il portale della Regione Campania, in particolare le sezioni dedicate allo sviluppo economico, lavoro e attività produttive.
    • Monitorare il Bollettino Ufficiale della Regione Campania (BURC) dove vengono pubblicati i bandi.
    • Fare riferimento a Sviluppo Campania, la società in house della Regione che spesso gestisce strumenti finanziari e bandi.
    • Siti aggregatori di bandi come “Bandi Contributi Regione” (https://bandi.contributiregione.it/regione/campania) possono fornire una panoramica, ma è sempre bene verificare le informazioni sui siti istituzionali.

Ad esempio, in passato la Regione Campania ha promosso avvisi pubblici per la concessione di contributi alle imprese per favorire l’occupazione femminile stabile e di qualità, o misure di sostegno al lavoro autonomo con un occhio di riguardo per le imprese femminili. È importante verificare la presenza di bandi attivi al momento della ricerca.

4. “Resto al Sud” (Nazionale, gestito da Invitalia, con focus sul Mezzogiorno):

Sebbene non esclusivamente dedicato alle donne, “Resto al Sud” offre condizioni vantaggiose per chi avvia attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno, inclusa la Campania, con una particolare attenzione per le donne imprenditrici (spesso con percentuali di copertura delle spese più elevate).

  • Cosa offre: Un mix di contributo a fondo perduto (solitamente il 50%) e finanziamento bancario a tasso zero (per il restante 50%) garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Copre fino al 100% delle spese ammissibili.
  • A chi si rivolge: Principalmente a giovani tra i 18 e i 55 anni residenti nelle regioni del Sud (o che trasferiscono la residenza).
  • Fonte: Invitalia – Resto al Sud

Requisiti Comuni e Consigli Utili

Sebbene ogni bando abbia le sue specificità, alcuni requisiti e consigli sono trasversali:

  • Definizione di Impresa Femminile: Verificare sempre la definizione esatta adottata dal bando (percentuale di quote detenute da donne, composizione degli organi amministrativi, ecc.).
  • Business Plan Solido: La maggior parte dei bandi richiede la presentazione di un piano d’impresa dettagliato che illustri l’idea, il mercato di riferimento, la strategia, il team e le proiezioni economico-finanziarie.
  • Spese Ammissibili: Prestare attenzione a quali spese sono coperte dal finanziamento (es. macchinari, attrezzature, software, opere murarie, consulenze, ecc.) ed escludere quelle non ammissibili.
  • Documentazione: Preparare con cura tutta la documentazione richiesta (documenti anagrafici, certificati, preventivi, ecc.).
  • Piattaforme Online: La maggior parte delle domande avviene tramite piattaforme telematiche. Familiarizzare con il loro funzionamento è essenziale.
  • Tempistiche: Rispettare scrupolosamente le scadenze di presentazione delle domande.
  • Supporto e Consulenza: Valutare la possibilità di farsi assistere da consulenti esperti in finanza agevolata, soprattutto per la stesura del business plan e la gestione della pratica. Anche le Camere di Commercio e le associazioni di categoria possono offrire sportelli informativi.

PNRR e Imprenditoria Femminile

Una quota significativa delle risorse del PNRR è destinata a promuovere l’inclusione e la coesione, con un focus specifico sull’empowerment femminile e la riduzione del divario di genere nel mondo del lavoro. Molte delle iniziative nazionali, come il potenziamento del Fondo Impresa Femminile, attingono a queste risorse. È quindi probabile che anche nei prossimi mesi e anni vengano attivate ulteriori misure in linea con gli obiettivi del PNRR.

Conclusione

Le opportunità di finanziamento per l’imprenditoria femminile in Campania esistono e possono fare la differenza per chi ha un progetto valido e la determinazione per realizzarlo. La chiave è informarsi costantemente attraverso i canali ufficiali, preparare candidature solide e non scoraggiarsi di fronte alla complessità burocratica. Con la giusta preparazione e il supporto adeguato, le donne imprenditrici campane possono accedere a risorse preziose per trasformare le loro idee in realtà di successo, contribuendo allo sviluppo dell’intera regione.

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