Resto al Sud, gestito da Invitalia, è un incentivo cruciale per chi desidera avviare una nuova attività imprenditoriale o libero professionale nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) e in alcune aree del Centro Italia colpite dal sisma. Il vero vantaggio è che copre il 100% delle spese ammissibili, con un mix di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato.

Cosa Finanziare: Le Voci di Spesa Ammesse
La prima cosa da sapere è che Resto al Sud non finanzia la semplice “apertura” burocratica, ma sostiene gli investimenti concreti necessari per l’avvio o lo sviluppo della tua impresa.
Le spese ammissibili sono molto ampie e coprono le esigenze chiave di un nuovo business:
- Opere Edili (Fino al 30% del programma di spesa): Ristrutturazioni e/o manutenzione straordinaria dei locali dove avrà sede l’attività. Ad esempio, l’adeguamento di un vecchio magazzino per trasformarlo in un laboratorio artigianale o un’area co-working.
- Macchinari, Impianti e Attrezzature Nuovi: Questo è spesso il cuore del finanziamento. Include l’acquisto di forni per una pizzeria, attrezzature specialistiche per uno studio medico, o macchinari innovativi per una start-up nel settore manifatturiero.
- Programmi Informatici e Servizi per le T.I.C. (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione): Software gestionali, licenze d’uso, piattaforme digitali, app e la creazione del tuo sito web e e-commerce.
- Immobilizzazioni Immateriali: Brevetti, marchi, licenze e know-how essenziali per l’attività.
- Spese di Gestione/Capitale Circolante (Fino al 20% del programma di spesa): Una percentuale del budget può essere destinata a materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione.
Attenzione: non sono ammesse le spese per l’acquisto di automezzi (tranne quelli strettamente necessari al ciclo produttivo, es. un furgone refrigerato per trasporto alimenti) o macchinari usati.
Esempio Pratico: L’Apertura di un Agriturismo in Sicilia
Immaginiamo un progetto presentato da due soci di 30 e 35 anni (entrambi under 56, requisito fondamentale per la versione “standard” di Resto al Sud), con un piano di spesa complessivo di €100.000 per avviare un agriturismo in Sicilia.
Voce di Spesa | Spesa Ammissibile (€) | Note |
Opere Edili | 30.000 (Max 30%) | Ristrutturazione di un vecchio casale, adeguamento cucina e camere. |
Attrezzature e Arredi | 50.000 | Acquisto di arredi per le camere, attrezzature professionali per la cucina. |
Software/T.I.C. | 10.000 | Sistema di gestione prenotazioni, sito web e branding. |
Capitale Circolante | 10.000 (Max 20%) | Acquisto di materie prime iniziali, utenze e canoni di locazione per i primi mesi. |
TOTALE Spesa Ammissibile | 100.000 |
Composizione del Finanziamento (€100.000)
L’agevolazione copre il 100% del costo totale ammissibile (100.000), suddivisa così:
- Contributo a Fondo Perduto: €50.000 (Il 50% della spesa. Questa somma non va restituita).
- Finanziamento Bancario Agevolato: €50.000 (Il 50% della spesa, erogato da una banca convenzionata. La durata è di 8 anni con 2 anni di pre-ammortamento, e gli interessi sono interamente coperti da Invitalia).
Inoltre, per supportare la liquidità iniziale, i due soci riceverebbero un ulteriore contributo a fondo perduto di 20.000 (€10.000 per socio) erogato al completamento del progetto, portando l’ammontare totale di fondo perduto a €70.000.
Resto al Sud supporta la creazione di ricchezza e posti di lavoro nel Mezzogiorno, come dimostrano i dati di Invitalia, che al 2024 registrano oltre 19.100 progetti finanziati e circa 63.000 posti di lavoro creati.
FAQ su Resto al Sud
Quali attività possono essere finanziate con Resto al Sud?
Resto al Sud finanzia un’ampia gamma di settori. I più comuni sono la Ristorazione (bar, ristoranti, pasticcerie), il Turismo (B&B, agriturismi, case vacanza), l’Artigianato (laboratori, sartorie), i Servizi alle imprese e alle persone (consulenze, palestre, asili nido) e il Commercio (negozi, e-commerce). Sono escluse le attività agricole primarie e il settore creditizio/finanziario.
Qual è l’importo massimo ottenibile con Resto al Sud?
Il finanziamento massimo erogabile è di €60.000 per le imprese individuali o liberi professionisti. Per le società composte da più soci, si possono ottenere fino a €50.000 per socio, raggiungendo un massimo complessivo di €200.000 per una società di quattro soci. A questo si aggiunge un ulteriore fondo perduto per la liquidità (da €15.000 a €40.000).
Chi può richiedere i finanziamenti di Resto al Sud?
L’incentivo è rivolto a persone di età compresa tra i 18 e i 55 anni (al momento della presentazione della domanda) residenti nelle regioni ammissibili o che trasferiranno la residenza entro 60 giorni dall’approvazione. Non bisogna avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato e non si deve essere stati titolari di altre attività d’impresa negli ultimi 5 anni.
Per un approfondimento sui requisiti e le procedure, puoi consultare questo video sul Funzionamento e le Novità di Resto al Sud 2.0.