Cosa si intende per elusione delle sanzioni

Schema visivo che illustra i metodi più comuni di elusione delle sanzioni internazionali

L’elusione delle sanzioni (o sanctions evasion) è una pratica con cui soggetti economici cercano di aggirare restrizioni imposte da autorità nazionali o internazionali — ad esempio divieti commerciali, blocchi di asset, limitazioni all’export — senza violare in modo palese le regole, ma mascherando o occultando la reale operazione. In altri termini, si tratta del tentativo di “respirare sotto le regole”: l’obiettivo è neutralizzare l’effetto sanzionatorio pur restando formalmente entro i limiti della normativa.

Questa forma di elusione opera su zone grigie del diritto e utilizza strategie sofisticate: società “schermo”, catene di interposizione, passaggi tra giurisdizioni con regole permissive, criptovalute, strutture societarie complesse. Institute for Financial Integrity.

Schema visivo che illustra i metodi più comuni di elusione delle sanzioni internazionali

Perché l’elusione delle sanzioni è rilevante

  • Le sanzioni costituiscono un strumento geopolitico utile a esercitare pressione su stati, entità o individui, evitando l’uso diretto della forza. Consiglio dell’Unione Europea+1
  • Se l’elusione è efficace, le sanzioni perdono efficacia: l’obiettivo politico o diplomatico si indebolisce.
  • La regolazione europea lo sancisce espressamente: il Regolamento (UE) 833/2014 (relativo alle sanzioni verso la Russia) vieta di partecipare consapevolmente e intenzionalmente ad attività che abbiano per oggetto l’elusione dei divieti del regolamento stesso. FCHub
  • La Commissione europea considera ufficialmente l’“elusione delle sanzioni dell’UE” come un reato, mobilitando strumenti di controllo doganale e cooperazione tra autorità nazionali. European Commission
  • Nel 2024, il G7 ha emanato linee guida dedicate a contrastare l’elusione delle misure restrittive e dei controlli all’export. Studio Legale Padovan

Tecniche più frequenti di elusione

TecnicaDescrizione & esempi pratici
Società “schermo” e shell companiesSi creano entità che non svolgono attività economica reale, ma nascondono proprietà o flussi.
Uso di interposizioni familiari e fiduciariLe quote vengono intestate a persone terze o familiari per nascondere la reale titolarità.
Strutturazione di transazioni finanziarieSuddividere pagamenti o usare molteplici passaggi per rimanere al di sotto di soglie di segnalazione.
Omissione o alterazione dei datiCambiare informazioni sul mittente o beneficiario, usare codici doganali ingannevoli.
Trasferimento di asset “prima” dell’entrata in vigore di sanzioniMuovere proprietà poco prima dell’attivazione dei divieti per sottrarle all’influenza normativa.
Criptovalute e strumenti decentralizzatiUsare token, stablecoin o mix di scambi (swap) per aggirare controlli bancari tradizionali.

Un caso recente: è stato incriminato un imprenditore crypto accusato di aver facilitato transazioni che eludevano sanzioni statunitensi, tramite uso di fondi in criptovaluta convertiti e reindirizzati attraverso banche statunitensi. Financial Times


Aspetti giuridici e sanzionatori

Norma europea e obblighi

Il citato art. 12 del Regolamento UE 833/2014 impone che chiunque partecipi consapevolmente ad attività di elusione sanzionatoria sia punito dalle autorità nazionali competenti. Le autorità doganali, antiriciclaggio e di controllo export hanno, in vari Paesi, mandato di vigilanza specifico.

In seno all’Unione, recentemente si è proposta una direttiva per armonizzare i reati relativi alla violazione delle misure restrittive, al fine di ridurre differenze tra gli Stati membri e scoraggiare il “forum shopping” (cioè scegliere il sistema nazionale più indulgente).

Sanzioni previste

Le penali applicabili variano in base al Paese e al regime sanzionatorio, ma possono includere:

  • multe pecuniarie molto elevate
  • sequestro o confisca di beni coinvolti
  • responsabilità penale per gli attori che agiscono materialmente
  • sanzioni amministrative per entità che facilitano operazioni illegittime

In Italia, benché sia più noto il contesto dell’elusione fiscale, si osserva che l’orientamento giurisprudenziale e dottrinale stia sempre di più ricondurre elusione e abuso del diritto nei contesti delle sanzioni e dei controlli internazionali.

Difficoltà di prova

Stabilire un’elusione delle sanzioni richiede dimostrare intenzione e consapevolezza dell’operatore, nonché che l’operazione fosse priva di sostanza economica reale e mirata a ottenere un vantaggio illecito. Questo rende il lavoro di accertamento complesso, spesso affidato a esperti finanziari e forensi.


Esempi reali

  • Rete russa-crypto: negli Stati Uniti è stato avviato un procedimento contro un imprenditore che avrebbe utilizzato criptovalute per trasferire denaro verso entità sanzionate, mascherando il flusso con stratagemmi finanziari.
  • Industria del petrolio: alcuni Paesi soggetti a embargo esportano petrolio tramite società di transshipment in paesi non soggetti, che poi rivendono sul mercato globale.
  • G7 e controlli all’export: le nuove linee guida del G7 rendono più stringenti gli obblighi per operatori italiani ed europei nel monitorare prodotti a “alto rischio di diversione” verso paesi sanzionati.

Come prevenire il rischio elusione

  • implementare programmi di compliance internazionali con verifiche KYC (Know Your Customer), screening sanzioni e monitoraggio continuo
  • definire policy aziendali interne che vietino operazioni sospette
  • collaborare con consulenti in export control, avvocati ed esperti antiriciclaggio
  • mettere in atto tecniche di controllo “red flag” (indicatori di rischio) su transazioni sospette
  • verificare in modo proattivo le linee guida internazionali: ad esempio, il G7 ha recentemente aggiornato criteri per l’individuazione dei rischi di elusione.

FAQ

Che differenza c’è tra “violazione delle sanzioni” ed “elusione delle sanzioni”?
La violazione è un’azione diretta che contravviene il divieto sancito (esportare verso un paese sotto embargo). L’elusione, invece, mira a mascherare l’operazione oppure inserirla in circuiti indiretti per sottrarla ai controlli, pur formalmente rimanendo entro il quadro normativo.

Chi rischia di essere coinvolto in casi di elusione delle sanzioni?
Soggetti attivi nel commercio internazionale, banche, intermediari finanziari, aziende esportatrici, consulenti e società di logistica: in particolare chi opera su merci sensibili, tecnologia dual-use, materie prime o valuta estera.

Qual è il confine tra elusione lecita e comportamento illecito?
Se l’operazione ha sostanza economica reale, motivazioni legittime (non solo fiscali o evasive) e risulta coerente con la ratio della norma, può rientrare nel legittimo “arbitrio normativo”. Ma se è meramente formalistica o orientata al vantaggio illegittimo, può essere disconosciuta e sanzionata.

Come si può accertare l’elusione delle sanzioni nel contesto nazionale europeo?
Autorità doganali, agenzie nazionali antiriciclaggio, forze dell’ordine e magistratura possono collaborare per ricostruire catene di transazioni, esaminare documenti societari e ricorrere a perizie forensi. In alcuni Paesi l’enfasi è posta su analisi del “beneficio fiscale indebito” o della “assenza di sostanza”.

By Redazione Campania

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