L’esproprio di un terreno per la costruzione di una strada rientra nella procedura di espropriazione per pubblica utilità, disciplinata in Italia dal D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità).

1. Cos’è l’espropriazione per pubblica utilità
È un provvedimento con cui lo Stato o un ente pubblico acquisisce coattivamente la proprietà privata per realizzare opere pubbliche o di pubblica utilità (es. strade, ferrovie, acquedotti).
2. Base normativa
- Art. 42, Costituzione – La proprietà privata è riconosciuta ma può essere espropriata per motivi di interesse pubblico, previa indennità.
- D.P.R. 327/2001 – È il Testo Unico che disciplina le procedure, i tempi, i criteri di determinazione dell’indennità, le impugnazioni ecc.
3. Procedura di esproprio: Fasi principali
a) Dichiarazione di pubblica utilità
- L’opera (in questo caso una strada) deve essere prevista in un piano urbanistico o progetto approvato.
- L’atto che approva il progetto costituisce dichiarazione di pubblica utilità.
b) Avviso di avvio del procedimento
- Il proprietario deve essere informato dell’avvio del procedimento ex art. 11 DPR 327/2001.
- Gli deve essere concesso un termine per presentare osservazioni o documenti.
c) Determinazione dell’indennità
- L’indennità di esproprio è calcolata in base al valore venale del bene (mercato) e varia secondo la destinazione urbanistica.
- È possibile un accordo bonario tra amministrazione e proprietario.
d) Decreto di esproprio
- È l’atto con cui l’amministrazione acquisisce formalmente la proprietà.
- Viene trascritto nei registri immobiliari.
- Il bene passa in mano pubblica.
e) Pagamento dell’indennità
- L’indennità può essere pagata o depositata presso la Cassa Depositi e Prestiti se il proprietario non accetta.
4. Diritti del proprietario
- Diritto a essere informato e presentare osservazioni.
- Diritto all’indennizzo equo e tempestivo.
- Diritto a impugnare il provvedimento (ricorso al TAR o Giudice Ordinario).
5. Contestazioni e ricorsi
- Si può impugnare il decreto di esproprio o la quantificazione dell’indennità:
- Ricorso al TAR per vizi procedurali o violazione di legge.
- Ricorso al Giudice Ordinario (Corte d’Appello competente) per la quantificazione dell’indennità.
6. Tempistiche
- La dichiarazione di pubblica utilità ha una durata di 5 anni. Entro questo termine deve essere emesso il decreto di esproprio, altrimenti decade.
7. Indennità: quanto si riceve
- Terreno edificabile → valore di mercato + eventuali indennità aggiuntive (25% in caso di cessione volontaria).
- Terreno agricolo → calcoli complessi, spesso inferiori, con criteri oggettivi e riferimenti catastali.
8. Esproprio illegittimo
Se l’espropriazione è eseguita senza decreto o fuori dai termini, si può agire per:
- Retrocessione del bene
- Risarcimento del danno (es. occupazione illegittima)
Approfondimento aggiornato 2025
Non risultano modifiche sostanziali al DPR 327/2001 nel 2024–2025. Tuttavia, l’orientamento giurisprudenziale conferma un rafforzamento della tutela del diritto di proprietà, in linea con la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU). Le indennità devono essere “adeguate e tempestive“.