Gettata di Cemento per Esterni: Spessori, Tempi e Consigli Pratici

Operaio edile che stende e livella una gettata di cemento fresco

Realizzare una gettata di cemento per esterni è un’operazione fondamentale per creare pavimentazioni solide e durature, sia per camminamenti pedonali che per aree carrabili. La corretta esecuzione di questo processo è cruciale per garantire la resistenza nel tempo e prevenire problemi come crepe o cedimenti. Capire gli spessori adeguati, i tempi di asciugatura e le tecniche migliori è essenziale per un risultato professionale.

Operaio edile che stende e livella una gettata di cemento fresco

Spessori Ottimali per Diverse Applicazioni Esterne

Lo spessore della gettata di cemento è il fattore più importante da considerare e dipende direttamente dalla destinazione d’uso della superficie. Un dimensionamento errato può compromettere seriamente la stabilità e la durata della pavimentazione.

  • Camminamenti pedonali e aree a basso traffico: Per percorsi pedonali, piazzole per barbecue o piccole aree di sosta dove il carico sarà minimo, uno spessore di 8-10 cm è generalmente sufficiente. È fondamentale assicurarsi che il sottofondo sia ben compattato e livellato prima di procedere con la gettata. L’utilizzo di una rete elettrosaldata leggera (diametro fili 5-6 mm, maglia 10×10 o 15×15 cm) è comunque consigliabile per prevenire fessurazioni da ritiro.
  • Passi carrabili e aree a traffico veicolare leggero: Se la gettata dovrà sopportare il peso di autovetture (es. vialetti d’accesso a garage o posti auto), lo spessore minimo raccomandato sale a 12-15 cm. In questi casi, l’impiego di una rete elettrosaldata con fili di diametro maggiore (6-8 mm, maglia 15×15 o 20×20 cm) è indispensabile per distribuire i carichi e aumentare la resistenza a flessione.
  • Aree a traffico veicolare pesante o superfici industriali: Per aree soggette al passaggio di mezzi pesanti (camion, trattori) o per pavimentazioni industriali, gli spessori possono variare notevolmente, partendo da 20 cm e arrivando anche a 30 cm o più, a seconda dei carichi previsti. Queste realizzazioni richiedono uno studio tecnico approfondito, calcestruzzi con classi di resistenza elevate e armature complesse.

È sempre buona norma, prima di ogni gettata, preparare adeguatamente il terreno con uno strato di ghiaia o stabilizzato ben compattato (almeno 10-20 cm) e interporre una barriera vapore (telo in polietilene) per evitare l’umidità di risalita dal terreno.

Tempi di Asciugatura e Consigli Pratici per una Gettata Perfetta

La fase di asciugatura e stagionatura del cemento è tanto importante quanto la gettata stessa. Non rispettare i tempi e le modalità corrette può compromettere la resistenza finale del manufatto.

  • Primi 24-48 ore: Indurimento iniziale. Nelle prime 24-48 ore, il cemento inizia la sua fase di presa e indurimento. È cruciale proteggere la superficie da pioggia battente, gelo, calore eccessivo e vento forte. Molti esperti consigliano di coprire la gettata con teli di plastica o sacchi di iuta umidi per mantenere un’umidità costante, favorendo una corretta idratazione del cemento e riducendo il rischio di fessurazioni da ritiro rapido. In questa fase, il traffico sulla superficie è assolutamente da evitare.
  • 7 giorni: Resistenza iniziale. Dopo circa 7 giorni, il calcestruzzo avrà raggiunto circa il 70% della sua resistenza finale. A questo punto, è generalmente possibile camminarci sopra con cautela. Tuttavia, il traffico veicolare pesante è ancora sconsigliato.
  • 28 giorni: Resistenza finale. La maggior parte dei calcestruzzi raggiunge la sua resistenza caratteristica progettuale (Rck) a 28 giorni. Solo a questo punto la gettata può essere considerata completamente indurita e pronta per sopportare i carichi per i quali è stata progettata. Questo periodo può variare leggermente a seconda del tipo di cemento e delle condizioni ambientali (temperatura, umidità). Secondo le “Norme Tecniche per le Costruzioni” (NTC 2018), il valore di riferimento per la resistenza del calcestruzzo è fissato a 28 giorni.

Consigli Pratici Aggiuntivi:

  • Pendenza: Realizza una leggera pendenza (almeno 1-2%) per favorire il deflusso dell’acqua piovana e prevenire ristagni.
  • Giunti di dilatazione: In gettate estese, è fondamentale prevedere giunti di dilatazione o contrazione ogni 3-5 metri per compensare le variazioni volumetriche del cemento dovute agli sbalzi termici e prevenire la formazione di crepe.
  • Qualità dei materiali: Utilizza un calcestruzzo di buona qualità, preferibilmente preconfezionato da una centrale di betonaggio, per garantire il giusto mix di cemento, aggregati e acqua. Se si miscela in loco, segui scrupolosamente le proporzioni.
  • Finitura: A seconda dell’uso finale, puoi optare per diverse finiture superficiali: liscia con frattazzo, ruvida con scopa (per maggiore aderenza) o con l’aggiunta di quarzo per aumentare la resistenza all’usura.

Conclusione

La gettata di cemento per esterni è un’opera che, se eseguita correttamente, garantisce durabilità e funzionalità per decenni. Prestare attenzione allo spessore in base al carico previsto, rispettare scrupolosamente i tempi di asciugatura e applicare le buone pratiche di cantiere sono gli ingredienti fondamentali per un risultato impeccabile. Non sottovalutare l’importanza di una buona preparazione del sottofondo e l’uso dell’armatura.

Per approfondire ulteriormente le normative e le tecniche costruttive, ti consigliamo di consultare:

Hai già realizzato una gettata di cemento per esterni? Quali sfide hai incontrato?

By Redazione Campania

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