Margine di Guadagno per Farmacie in Italia: Ricarico, Prezzi e Normative

Redazione Campania

Il settore farmaceutico in Italia è altamente regolamentato, e il margine di guadagno delle farmacie non fa eccezione. Contrariamente a quanto si possa pensare, il prezzo al pubblico dei farmaci e la quota di ricarico spettante alla farmacia sono stabiliti da un complesso sistema normativo che mira a bilanciare l’accessibilità dei medicinali per i cittadini con la sostenibilità economica della rete di distribuzione.

Ecco in dettaglio come si compone il ricarico farmaceutico in Italia, le differenze tra farmaci con prezzo imposto e liberalizzato, la remunerazione della farmacia e le principali normative che regolano questo delicato equilibrio.

Margine di Guadagno per Farmacie in Italia

La Composizione del Prezzo del Farmaco al Pubblico

Il prezzo di vendita al pubblico di un farmaco in Italia è il risultato di una catena che coinvolge il produttore, il distributore intermedio e la farmacia. La ripartizione del prezzo è normata per legge, in particolare per i farmaci rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e quelli con prezzo imposto.

In generale, il prezzo al pubblico (IVA inclusa) si scompone in quote percentuali spettanti a ciascun attore della filiera:

  1. Quota per il produttore (industria farmaceutica): La percentuale maggiore del prezzo ex-fabbrica.
  2. Quota per il distributore intermedio (grossista): Una percentuale fissa sul prezzo ex-fabbrica.
  3. Quota per la farmacia (ricarico): La remunerazione del farmacista per il servizio di dispensazione e consulenza.
  4. IVA: L’Imposta sul Valore Aggiunto, che varia in base alla categoria del farmaco (attualmente 10% per la maggior parte dei farmaci, 22% per i parafarmaci e altri prodotti).

La Remunerazione della Farmacia: Margini Fissi e Liberalizzati

Il sistema di remunerazione delle farmacie distingue principalmente tra:

1. Farmaci Rimborsabili dal SSN e con Prezzo Imposto (Fascia A)

Per questi farmaci (quelli a carico del SSN, vitali o per patologie croniche), il prezzo al pubblico è fisso e stabilito dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Su questo prezzo, la farmacia applica un ricarico fisso per legge, non una percentuale libera.

  • Ricarico della Farmacia: Il Decreto Legge 87/1987 e successive modifiche (in particolare la Legge 222/2007 e il Decreto Legge 1/2012, convertito con modificazioni dalla Legge 27/2012) hanno stabilito una remunerazione che si compone di:
    • Quota fissa: Una percentuale sul prezzo al pubblico (ad esempio, circa il 30% sul prezzo al pubblico, di cui il 66,5% alla farmacia, l’8% al grossista, il 25,5% all’industria, al netto dell’IVA).
    • Sconto obbligatorio al SSN: Le farmacie applicano uno sconto percentuale (variabile, storicamente intorno al 3,95%) sul prezzo al pubblico dei farmaci erogati in regime di convenzione con il SSN. Questo sconto è poi riversato al SSN.
    • Quota per ricetta: In aggiunta, per ogni confezione di farmaco dispensato a carico SSN, la farmacia riceve una piccola quota fissa per ricetta.

Esempio di Ripartizione del Prezzo al Pubblico per Farmaci SSN (valori indicativi pre-D.L. 87/87, per comprendere il concetto):

  • 25,5% all’industria (quota netta)
  • 8% al grossista (quota netta)
  • 66,5% alla farmacia (quota netta)
  • (A questi si aggiunge l’IVA del 10% sul prezzo finale)

NB: La ripartizione percentuale esatta e gli sconti sono soggetti a continue revisioni normative e accordi tra le parti (Stato, Regioni, Farmacie). È fondamentale fare riferimento alla normativa più recente.

2. Farmaci di Fascia C (non rimborsabili dal SSN) e Parafarmaci

Per questi prodotti, il prezzo è liberalizzato e la farmacia può decidere il proprio ricarico, spesso in base alle dinamiche di mercato e alla concorrenza.

  • OTC (Over The Counter) e SOP (Senza Obbligo di Prescrizione): Medicinali da banco che possono essere pubblicizzati. Il prezzo è libero, e il ricarico della farmacia è determinato dal mercato e dalla politica commerciale.
  • Farmaci con Ricetta non Rimborsabili: Anche per questi, il prezzo è a discrezione della farmacia.
  • Parafarmaci, Integratori, Cosmetici, Dispositivi Medici: Per queste categorie, il ricarico è totalmente libero e può variare ampiamente, seguendo le logiche del libero mercato e della concorrenza con altri canali di vendita (es. supermercati, erboristerie, online).

In questi casi, il margine di guadagno lordo della farmacia può essere significativamente più elevato rispetto ai farmaci con prezzo imposto, ma deve tenere conto dei volumi di vendita, della concorrenza e dei costi di gestione.


Fattori che Incidono sul Margine Complessivo della Farmacia

Il margine di guadagno complessivo di una farmacia non dipende solo dai ricarichi sui singoli prodotti, ma è influenzato da una serie di fattori:

  • Mix di vendita: Una farmacia che vende prevalentemente farmaci SSN avrà margini fissi e più contenuti rispetto a una che ha un’alta percentuale di parafarmaci e prodotti a prezzo libero.
  • Sconti e promozioni: Per i prodotti a prezzo libero, la necessità di competere porta spesso all’applicazione di sconti e promozioni che riducono il margine lordo unitario.
  • Volumi di vendita: Un’alta rotazione dei prodotti e grandi volumi di vendita possono compensare margini unitari più bassi.
  • Costi di gestione: Spese per affitto, personale, utenze, ammortamenti, magazzino, servizi accessori (es. prenotazioni CUP, tamponi) incidono pesantemente sulla redditività netta.
  • Servizi offerti: La farmacia moderna offre sempre più servizi (es. telemedicina, analisi, vaccinazioni) che possono generare ricavi aggiuntivi, ma anche nuovi costi.
  • Logistica e acquisti: La capacità della farmacia di negoziare con grossisti e fornitori può incidere sui costi di acquisto e, di conseguenza, sul margine.

Normative Chiave e Recenti Sviluppi

Il quadro normativo è in continua evoluzione, ma alcuni pilastri rimangono fondamentali:

  • Legge 87/1987: Stabilisce la ripartizione del prezzo dei farmaci a carico del SSN.
  • D.L. 1/2012 (convertito in Legge 27/2012): Ha introdotto importanti liberalizzazioni, in particolare consentendo la vendita di farmaci SOP e OTC anche fuori dalle farmacie (nei supermercati e altri esercizi commerciali autorizzati, purché sotto la supervisione di un farmacista), aumentando la concorrenza. Ha anche revisionato gli sconti SSN.
  • Regolamento F-Gas (UE 517/2014 e succ. modifiche): Influenza indirettamente i costi operativi per farmacie con condizionatori che utilizzano gas refrigeranti.
  • Decreto Legislativo 219/2006: Codice del farmaco, che regola l’intero settore farmaceutico.

L’introduzione della farmacia dei servizi e l’espansione del ruolo del farmacista (es. con vaccinazioni, test rapidi) stanno modificando anche le prospettive di remunerazione, spostando l’attenzione non solo sul prodotto ma sul valore del servizio professionale.


Conclusione

Il margine di guadagno delle farmacie in Italia è un ecosistema complesso, dove i ricarichi sui farmaci essenziali sono strettamente controllati per garantire l’accessibilità, mentre per altre categorie di prodotti esiste una maggiore libertà. La sostenibilità economica della farmacia moderna dipende sempre più dalla capacità di offrire una vasta gamma di prodotti, servizi e consulenza qualificata, bilanciando le normative con le dinamiche di mercato. La trasparenza su questi meccanismi è fondamentale per informare il cittadino e valorizzare il ruolo insostituibile del farmacista.


Fonti Attendibili e Autorevoli:

Next Post

Materiali e Attrezzi per una Gettata di Cemento Fatta Bene

Una gettata di cemento solida e duratura non è frutto del caso, ma della scelta accurata dei materiali e dell’utilizzo degli attrezzi giusti. Che tu sia un hobbista esperto o un principiante, conoscere gli elementi essenziali ti permetterà di ottenere un risultato professionale e resistente nel tempo. I Materiali Essenziali […]
Materiali e Attrezzi per una Gettata di Cemento Fatta Bene

Possono interessarti