Cos’è la percentuale di ricarico?
La percentuale di ricarico rappresenta l’incremento percentuale applicato al costo del venduto (COGS – Cost of Goods Sold) per determinare il prezzo finale di un prodotto o servizio. È uno degli indicatori chiave per la gestione della marginalità in ogni tipo di attività commerciale, dalla vendita al dettaglio all’e-commerce.

In parole semplici, è la differenza tra quanto ti costa un prodotto e quanto lo vendi, espressa in percentuale rispetto al costo.
Formula per il calcolo del ricarico
Come si calcola il ricarico?
La formula per calcolare la percentuale di ricarico è: Esempio pratico:
Prezzo di vendita = €60
Costo del venduto = €40
Ricarico = [(60 – 40) / 40] x 100 = 50%
Questo significa che il prodotto è stato venduto con un ricarico del 50% sul suo costo.
Attenzione: ricarico ≠ margine di profitto
Un errore comune è confondere il ricarico con il margine. Mentre il ricarico si basa sul costo, il margine si calcola rispetto al prezzo di vendita.
Esempio con gli stessi valori:
- Margine = [(60 – 40) / 60] x 100 = 33,33%
Quindi:
- Ricarico = 50%
- Margine = 33,33%
Questa distinzione è fondamentale per evitare errori di pricing e valutazioni errate della redditività.
Perché conoscere il ricarico è fondamentale?
1. Definizione della strategia di prezzo
Calcolare correttamente il ricarico permette di impostare prezzi sostenibili e competitivi, tenendo conto sia dei costi diretti che indiretti.
2. Controllo della redditività
Un ricarico troppo basso può portare a vendite in perdita, mentre uno troppo alto può allontanare i clienti. Trovare l’equilibrio ideale è la chiave per la gestione del margine operativo lordo (EBITDA).
3. Pianificazione finanziaria
Nella contabilità gestionale, il ricarico consente di simulare scenari, pianificare sconti, offerte e strategie di crescita basate su dati oggettivi.
Cosa influisce sulla percentuale di ricarico?
a. Settore di attività
- Retail e moda: ricarichi medi del 100–250%
- Alimentare: ricarichi inferiori, spesso 30–60%
- Tecnologia: margini variabili, ma spesso ricarichi contenuti (10–30%)
Fonte: Sole 24 Ore – Analisi settoriale PMI
b. Costi fissi e variabili
Per coprire spese come affitto, logistica, marketing e personale, molte aziende applicano ricarichi che includano un margine di sicurezza, soprattutto in contesti inflazionistici.
c. Posizionamento di mercato
Un brand premium può permettersi ricarichi più alti rispetto a uno generalista. Il ricarico va sempre calcolato in funzione del valore percepito dal cliente.
FAQ – Domande frequenti sul ricarico
Il ricarico è sempre fisso?
No, può variare in base a promozioni, stagionalità o politiche commerciali.
Qual è un buon ricarico?
Dipende dal settore, ma in generale un ricarico del 50% o più è considerato sostenibile nella maggior parte delle PMI retail.
Cosa succede se non calcolo correttamente il ricarico?
Puoi incorrere in perdite invisibili, vendendo prodotti che sembrano redditizi ma non coprono i costi totali.
Esercizio pratico: calcola il tuo ricarico medio
- Scegli 5 prodotti venduti frequentemente.
- Raccogli i dati sul costo netto e sul prezzo di vendita.
- Applica la formula:
[(Prezzo di vendita - Costo) / Costo] x 100
- Valuta se il ricarico attuale copre le tue spese fisse e genera utile.
Conclusione: il ricarico è la bussola del pricing intelligente
Calcolare e monitorare il ricarico sul costo del venduto non è solo una questione contabile, ma una leva strategica per ogni impresa. Usarlo con consapevolezza ti aiuterà a migliorare la redditività, la competitività e la resilienza della tua attività.
“Il profitto non si genera vendendo tanto, ma vendendo bene. E il ricarico ti dice quanto bene stai vendendo.” – Harvard Business Review