Il prezzo dell’oro ha registrato una crescita eccezionale nel 2025, con un aumento vicino al 70% in pochi mesi. Un rally senza precedenti che riflette tensioni geopolitiche, incertezza economica globale e un profondo cambiamento nelle strategie monetarie internazionali. Ma questa corsa all’oro è destinata a continuare anche nel 2026?

Perché il prezzo dell’oro è salito così rapidamente
Negli ultimi mesi, l’oro ha superato prima i 3.000 dollari e poi la soglia dei 4.000 dollari l’oncia, segnando nuovi record storici. Alla base di questo aumento ci sono diversi fattori convergenti.
Le crisi geopolitiche internazionali, dalla guerra in Ucraina alle tensioni in Medio Oriente, hanno aumentato la percezione di rischio sui mercati. A questo si aggiunge una crescente instabilità economica, con molte economie avanzate in fase di stagnazione o rallentamento.
Un altro elemento chiave è stato l’impatto delle politiche commerciali e monetarie statunitensi. L’incertezza legata alla politica economica degli Stati Uniti ha spinto molti investitori verso beni rifugio, rafforzando il ruolo dell’oro come strumento di protezione del capitale.
Banche centrali e dedollarizzazione: il ruolo strategico dell’oro
Uno dei motori più importanti del rialzo è la domanda record di oro da parte delle banche centrali. Sempre più Paesi stanno riducendo la dipendenza dal dollaro e aumentando le riserve auree.
La Cina è tra i principali acquirenti di oro a livello globale, seguita da altre economie emergenti come Turchia e Brasile. In passato, gran parte delle riserve cinesi era investita in titoli di Stato statunitensi; oggi, invece, l’oro è visto come uno strumento di diversificazione e tutela geopolitica.
Le sanzioni finanziarie contro la Russia hanno avuto un forte effetto dimostrativo: il congelamento delle riserve valutarie ha mostrato i limiti del sistema basato esclusivamente sul dollaro, rendendo l’oro una scelta strategica per aumentare l’autonomia finanziaria.

Psicologia degli investitori e valore intrinseco
Oltre ai fondamentali economici, la psicologia degli investitori gioca un ruolo decisivo nel prezzo dell’oro. Il superamento di soglie simboliche, come i 4.000 dollari, ha innescato un effetto domino che ha attirato nuovi acquisti.
L’oro continua a essere percepito come bene rifugio per eccellenza, grazie al suo valore intrinseco e all’utilizzo reale in settori come la gioielleria e l’elettronica. A differenza delle valute, non è legato direttamente alle decisioni di una singola banca centrale.
Previsioni sul prezzo dell’oro nel 2026
Secondo molti analisti, i prezzi dell’oro resteranno elevati anche nel 2026, pur con una possibile fase di consolidamento. Una correzione tecnica verso area 3.900 dollari è considerata fisiologica, ma non sono attesi crolli significativi nel breve periodo.
Molto dipenderà dalle scelte di politica monetaria negli Stati Uniti, dalla stabilità della Federal Reserve e dagli equilibri politici interni. Eventuali segnali di indebolimento del dollaro potrebbero rafforzare ulteriormente l’attrattiva dell’oro.
Nel lungo termine, diversi esperti ritengono più probabile un avvicinamento ai 5.000 dollari l’oncia rispetto a un ritorno ai livelli pre-rally. Alcune stime, più audaci, ipotizzano persino valori a cinque cifre nei prossimi anni, sebbene non nel breve periodo.
Conclusione
Il rally dell’oro non è frutto di una moda passeggera, ma il risultato di trasformazioni profonde nell’economia globale e nei rapporti di potere finanziario. Capire le dinamiche che guidano il prezzo del metallo prezioso è fondamentale per interpretare i mercati dei prossimi anni.
Per approfondire, puoi consultare fonti autorevoli come il World Gold Council, Bloomberg e Reuters, che offrono analisi aggiornate e dati affidabili sul mercato dell’oro.
