Proteste contro Elon Musk: manifestazioni fuori dai negozi Tesla negli Stati Uniti

Redazione Campania

Cresce il dissenso contro Elon Musk: centinaia di manifestanti si sono riuniti sabato 29 marzo davanti ai negozi Tesla in diverse città degli Stati Uniti, con particolare intensità a New York City. L’evento, parte della campagna globale “Tesla Takedown”, ha acceso i riflettori sul crescente malcontento verso il CEO dell’azienda di veicoli elettrici.

Proteste contro Elon Musk manifestazioni fuori dai negozi Tesla negli Stati Uniti

Cartelli con slogan come “Licenziate Musk subito”, “Boicottate Tesla” e “Nessuno ha eletto Musk” sono comparsi in numerosi punti vendita. Alcuni striscioni mostravano la scritta provocatoria “Ti deruberò” accompagnata dal ritratto stilizzato e minaccioso di Musk, su sfondo rosso e nero.

Durante le proteste, i manifestanti hanno lanciato messaggi duri contro la gestione di Musk, accusato di decisioni autoritarie e controverse, come il massiccio taglio del personale federale in qualità di consigliere nel Ministero dell’efficienza governativa, voluto dall’amministrazione Trump. Tali azioni hanno alimentato forti polemiche e indignazione in ampie fasce della popolazione.

Uno degli elementi più discussi è stato l’utilizzo del termine “Swasticar”, una fusione tra “swastika” e “car”, per criticare aspramente l’immagine del marchio Tesla. Questo neologismo fa riferimento a comportamenti pubblici attribuiti a Musk, considerati da molti inaccettabili.

L’obiettivo della mobilitazione è chiaro: colpire la reputazione del marchio Tesla e danneggiarne la redditività. Il movimento invita infatti non solo a protestare fisicamente fuori dai negozi, ma anche a vendere azioni Tesla e a scoraggiare nuovi acquisti dei veicoli del brand.

Il segnale dei mercati non si è fatto attendere: le azioni Tesla hanno perso circa il 35% del loro valore dall’inizio del 2025, alimentando l’allarme tra gli investitori e mettendo ulteriormente sotto pressione il colosso dell’auto elettrica.

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