La scelta del contratto di affitto più conveniente dipende da numerosi fattori, legati sia alle esigenze dell’inquilino che a quelle del proprietario. In Italia, le principali tipologie di contratto di locazione ad uso abitativo si dividono in due macro-categorie: il contratto a canone libero e quello a canone concordato. Analizziamole nel dettaglio per capire quale possa essere la soluzione migliore.

Contratto di Affitto a Canone Libero (4+4)
Questa è la forma contrattuale più diffusa, caratterizzata da una maggiore libertà nella determinazione del canone di affitto, che viene liberamente concordato tra le parti.
- Durata: La durata minima è di 4 anni, con un rinnovo automatico di altri 4 anni, salvo disdetta.
- Canone: L’importo dell’affitto è stabilito liberamente in base alle condizioni di mercato.
- Tassazione per il proprietario: Il proprietario può scegliere tra il regime ordinario IRPEF (con una deduzione del 5% sul canone annuo) o la cedolare secca al 21%.
A chi conviene?
- Proprietario: Ideale per chi possiede un immobile in una zona di pregio o ad alta richiesta e desidera massimizzare la rendita, adeguando il canone ai prezzi di mercato.
- Inquilino: Adatto a chi cerca stabilità e una soluzione a lungo termine, come le famiglie, e ha la possibilità di sostenere un affitto potenzialmente più elevato.
Contratto di Affitto a Canone Concordato (3+2)
In questa tipologia, il canone di locazione non è libero, ma viene determinato sulla base di accordi territoriali definiti tra le organizzazioni dei proprietari e degli inquilini.
- Durata: La durata minima è di 3 anni, con un rinnovo automatico di altri 2 anni.
- Canone: L’importo è calmierato e generalmente inferiore ai valori di mercato.
- Tassazione per il proprietario: Offre notevoli vantaggi fiscali. In caso di opzione per la cedolare secca, l’aliquota è ridotta al 10%. Inoltre, sono previste riduzioni sull’IMU.
A chi conviene?
- Proprietario: Vantaggioso per chi desidera una tassazione agevolata e una maggiore stabilità del rapporto di locazione, riducendo il rischio di morosità e di sfitto.
- Inquilino: La scelta ideale per chi ha un budget più contenuto e cerca un affitto a un prezzo più accessibile rispetto a quello di mercato.
Altre Tipologie di Contratto
Esistono anche altre forme contrattuali per esigenze specifiche:
- Contratto di affitto transitorio: Ha una durata che va da 1 a 18 mesi e non è rinnovabile. È pensato per esigenze temporanee e documentabili di una delle due parti (ad esempio, motivi di lavoro o di studio).
- Contratto di affitto per studenti universitari: Con una durata che va da 6 mesi a 3 anni, è specificamente rivolto a studenti fuori sede.
Tabella di Confronto
| Caratteristica | Contratto a Canone Libero (4+4) | Contratto a Canone Concordato (3+2) |
| Durata | 4 anni + 4 di rinnovo | 3 anni + 2 di rinnovo |
| Canone | Liberamente determinato dalle parti | Stabilito da accordi territoriali |
| Cedolare Secca | Aliquota al 21% | Aliquota agevolata al 10% |
| Vantaggi Proprietario | Massima rendita potenziale | Notevoli agevolazioni fiscali |
| Vantaggi Inquilino | Maggiore stabilità nel lungo periodo | Canone più basso e accessibile |
In conclusione, non esiste un contratto di affitto “migliore” in assoluto. La scelta più conveniente dipenderà dalle tue specifiche necessità e priorità, che tu sia proprietario o inquilino. Se l’obiettivo è la massimizzazione del profitto e la flessibilità, il canone libero è la scelta più indicata. Se, invece, si privilegiano i vantaggi fiscali e un canone più accessibile, il canone concordato rappresenta un’ottima soluzione.
