1. Introduzione
Il lavoro subordinato rappresenta la forma più comune di impiego in Italia, regolato in primis dagli articoli 2094 e seguenti del Codice Civile e integrato dalla disciplina contenuta nello Statuto dei Lavoratori (Legge n. 300/1970), dal D.Lgs. 81/2015 (Jobs Act) e dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL).
Il contratto di lavoro subordinato si caratterizza per il vincolo di eterodirezione: il lavoratore si obbliga a prestare la propria attività alle dipendenze e sotto la direzione del datore di lavoro, con continuità, dietro corresponsione di una retribuzione.
Il diritto del lavoro prevede diverse tipologie contrattuali, nate per soddisfare esigenze occupazionali e produttive differenti. Vediamole in dettaglio.

2. Classificazione generale dei contratti di lavoro subordinato
I contratti di lavoro subordinato possono essere suddivisi in:
- A tempo indeterminato
- A tempo determinato
- Contratti speciali o flessibili (part-time, apprendistato, somministrazione, ecc.)
Ognuna di queste categorie ha una disciplina specifica, vincolata sia dalle norme di legge che dai contratti collettivi applicabili.
3. Contratto a tempo indeterminato
Definizione
È il contratto di lavoro tipico e preferito dall’ordinamento (D.Lgs. 81/2015, art. 1), non prevedendo un termine finale. Garantisce al lavoratore maggiore stabilità.
Caratteristiche principali
- Durata: indefinita nel tempo
- Cessazione: per licenziamento (giustificato motivo o giusta causa) o dimissioni
- Tutele: applicazione piena delle tutele previste dallo Statuto dei Lavoratori e dalla riforma Fornero (Legge 92/2012)
Normativa di riferimento
- Codice Civile, art. 2094 ss.
- D.Lgs. 81/2015
- Legge 604/1966 (licenziamenti individuali)
- Legge 300/1970 (Statuto dei Lavoratori)
4. Contratto a tempo determinato
Definizione
Prevede una durata prestabilita alla fine della quale il rapporto si estingue automaticamente.
Disciplina vigente
Riformato da:
- D.Lgs. 81/2015
- Decreto Dignità (D.L. 87/2018, convertito in L. 96/2018)
- D.L. 48/2023 (Decreto Lavoro)
Durata massima
- 24 mesi complessivi (inclusi rinnovi e proroghe)
- Possibilità di 1 rinnovo senza causale entro 12 mesi
- Oltre i 12 mesi, è necessaria una causale (motivi oggettivi, esigenze temporanee, ecc.)
Limiti
- Percentuale massima di utilizzo rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato
- Intervalli temporali tra un contratto e il successivo
Conversione
Se superati i limiti o in caso di abuso, può essere convertito in contratto a tempo indeterminato
5. Contratto part-time
Definizione
Il lavoratore presta la sua attività per un numero ridotto di ore rispetto al tempo pieno (di solito 40 ore settimanali).
Tipologie
- Orizzontale: meno ore ogni giorno
- Verticale: solo in alcuni giorni della settimana
- Misto: combinazione dei precedenti
Diritti
Il lavoratore part-time ha gli stessi diritti proporzionati dei lavoratori full-time (art. 4, D.Lgs. 81/2015).
6. Contratto di apprendistato
Finalità
È un contratto a causa mista: formazione + prestazione lavorativa. Consente al datore di formare un lavoratore e al lavoratore di ottenere competenze professionali.
Tipologie (art. 41 D.Lgs. 81/2015)
- Apprendistato per la qualifica e il diploma
- Apprendistato professionalizzante
- Apprendistato di alta formazione e ricerca
Durata
Variabile in base al tipo, comunque minimo 6 mesi
Caratteristiche
- Obbligo formativo
- Retribuzione progressiva
- Incentivi per il datore di lavoro
7. Contratto di somministrazione di lavoro
Definizione
Trilaterale: il lavoratore è assunto da un’agenzia di somministrazione (agenzia per il lavoro) e “prestato” all’azienda utilizzatrice.
Disciplina
- D.Lgs. 81/2015, art. 30-40
- Autorizzazione obbligatoria per le agenzie
Tipologie
- A tempo determinato
- A tempo indeterminato (staff leasing)
Tutela
Il lavoratore ha gli stessi diritti economici e normativi dei dipendenti diretti dell’utilizzatore.
8. Altre tipologie contrattuali
Contratto di lavoro intermittente (o a chiamata)
- Prestazioni svolte su richiesta del datore
- Ammesso solo per lavori discontinui o specifici
- Necessario preavviso INPS prima di ogni chiamata
- Può essere con obbligo di disponibilità (con indennità) o senza
Contratto di inserimento (oggi abolito)
- Soppresso, sostituito da apprendistato e incentivi assunzionali
Lavoro domestico
- Regolato da disciplina speciale (CCNL Colf e Badanti)
- Prevede modalità agevolate per assunzione e gestione contributiva
9. Riforme e giurisprudenza recente
Negli ultimi anni, la giurisprudenza si è espressa con forza per contrastare l’abuso dei contratti a termine, della somministrazione reiterata e dell’uso improprio del part-time o lavoro a chiamata.
Ad esempio:
- Cass. Civ., Sez. Lav., Sent. n. 31149/2023: “Il superamento del termine massimo di durata del contratto a tempo determinato comporta la sua conversione automatica in contratto a tempo indeterminato”.
- Corte Costituzionale, sent. n. 194/2018: ha confermato che il contratto a termine può essere legittimo solo in presenza di reali esigenze temporanee.
10. Conclusioni
L’ordinamento italiano, pur privilegiando il contratto a tempo indeterminato, riconosce diverse tipologie contrattuali per rispondere alla mutevolezza del mercato del lavoro.
Tuttavia, è fondamentale che ogni contratto:
- sia giustificato dalle effettive esigenze aziendali
- rispetti le limitazioni di legge e contrattuali
- garantisca la parità di trattamento e la tutela dei diritti del lavoratore
Consulenza legale
Per una corretta gestione del rapporto di lavoro e per evitare vertenze giudiziarie, è essenziale consultare un avvocato o un consulente del lavoro prima della stipula o modifica di contratti.
Fonti normative principali:
- Codice Civile (artt. 2094-2134)
- D.Lgs. 81/2015
- L. 300/1970 (Statuto dei Lavoratori)
- D.L. 87/2018 convertito in L. 96/2018
- CCNL di settore
- Giurisprudenza di legittimità e merito
