Aggiungere un balcone a un edificio esistente è un intervento che può migliorare sia il comfort abitativo sia il valore dell’immobile. Tuttavia, in Italia, la realizzazione di un balcone è soggetta a normative urbanistiche e necessita di specifiche autorizzazioni. Vediamo nel dettaglio quali permessi sono richiesti e quali aspetti normativi bisogna considerare.

Quando serve un permesso per costruire un balcone?
La costruzione di un balcone rientra generalmente tra gli interventi di nuova costruzione o di ristrutturazione edilizia con modifica della sagoma dell’edificio. Di conseguenza, è quasi sempre necessario un titolo edilizio specifico. I principali casi da considerare sono:
- Permesso di costruire: richiesto quando il balcone modifica la volumetria dell’edificio e incide sulla sua sagoma.
- SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività): può essere sufficiente per interventi che non comportano un aumento di volumetria rilevante.
- CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata): utilizzabile solo in caso di interventi di manutenzione straordinaria senza modifiche strutturali.
Iter per ottenere il permesso di costruire un balcone
- Verifica del regolamento edilizio comunale Ogni Comune ha un proprio regolamento edilizio che disciplina la costruzione di balconi, logge e terrazze. È fondamentale consultare l’ufficio tecnico comunale per verificare la fattibilità dell’intervento.
- Richiesta del titolo edilizio A seconda della tipologia di intervento, il tecnico incaricato (geometra, architetto o ingegnere) dovrà predisporre il progetto e presentarlo al Comune.
- Autorizzazioni condominiali Se l’immobile è in un condominio, è necessario ottenere il via libera dall’assemblea condominiale, in quanto il balcone può influire sul decoro architettonico dell’edificio e sull’uso delle parti comuni.
- Eventuali vincoli paesaggistici e storico-artistici Se l’edificio è situato in un’area soggetta a vincoli paesaggistici, storici o architettonici, sarà necessario ottenere il nulla osta dalla Soprintendenza competente.
Differenza tra balcone aggettante e balcone incassato
Un aspetto importante riguarda la tipologia di balcone che si intende realizzare:
- Balcone aggettante: sporge rispetto alla facciata dell’edificio e richiede permessi più stringenti perché altera la sagoma dell’immobile.
- Balcone incassato: ricavato all’interno della struttura dell’edificio, generalmente più semplice da autorizzare.
Normative di riferimento
Le principali normative che regolano la costruzione di balconi in Italia includono:
- Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001)
- Regolamenti edilizi comunali
- Normativa sulle distanze minime tra edifici (Codice Civile, art. 873 e seguenti)
- Leggi regionali in materia urbanistica
Conclusione
Costruire un balcone è un’operazione che richiede un’attenta valutazione normativa e il rispetto delle procedure burocratiche. Prima di avviare i lavori, è fondamentale consultare un tecnico specializzato e l’ufficio urbanistico comunale per evitare sanzioni e problemi legali. Se l’immobile è in condominio, è inoltre essenziale ottenere l’approvazione dell’assemblea condominiale.