Se stai pensando di lanciare la tua startup innovativa ad alto contenuto tecnologico o digitale in Italia, l’incentivo Smart&Start Italia gestito da Invitalia è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire. Questo strumento non è solo un finanziamento, ma un vero e proprio volano per progetti ambiziali, offrendo un mix di mutuo a tasso zero e, in determinate aree, un prezioso fondo perduto.

Il Cuore del Finanziamento: Tasso Zero e Copertura delle Spese
L’agevolazione principale di Smart&Start Italia consiste in un finanziamento a tasso zero, erogato da Invitalia, che può coprire una parte significativa delle spese del tuo piano d’impresa.
- Copertura Standard: Il finanziamento può arrivare fino all’80% delle spese ammissibili del progetto.
- Massimale Speciale: La percentuale sale al 90% se la compagine societaria rientra in categorie specifiche: startup costituite interamente da donne e/o giovani sotto i 36 anni, o se è presente almeno un dottore di ricerca che rientra dall’estero.
I piani d’impresa ammissibili devono essere compresi tra un minimo di 100.000 euro e un massimo di 1,5 milioni di euro. Le spese finanziabili spaziano dalle immobilizzazioni materiali (impianti, macchinari) a quelle immateriali (licenze, brevetti, software) fino a un massimo del 20% destinato al capitale circolante (materie prime, servizi correnti).
Il Contributo a Fondo Perduto: Un Vantaggio Geografico
La parte più interessante, la vera iniezione di liquidità che non dovrai restituire, è il contributo a fondo perduto. Questo è specificamente destinato a sostenere lo sviluppo in aree che necessitano di maggiore spinta economica.
- Percentuale e Destinazione: Le startup innovative con sede operativa nelle regioni del Centro-Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e nei comuni del cratere sismico (Aquilano, eventi sismici 2016 e 2017) beneficiano di un contributo a fondo perduto pari al 30% del finanziamento concesso.
In pratica, se la tua startup si trova a Napoli, Bari o Palermo, una parte del finanziamento a tasso zero si converte in un regalo. Ad esempio, a fronte di un finanziamento agevolato di 1.350.000 € (il 90% di 1.500.000 € di spese ammesse per una startup giovanile), ben 405.000 (il 30% di 1.350.000 €) non saranno da rimborsare. Questa percentuale del 30% abbatte notevolmente l’onere finanziario iniziale.
I Requisiti Chiave per Accedere all’Incentivo
Per ambire a Smart&Start Italia, la tua impresa deve qualificarsi come startup innovativa di piccola dimensione, ai sensi dell’Art. 25 del D.L. 179/2012 e successive modifiche, e deve essere iscritta all’apposita sezione speciale del Registro delle Imprese.
I beneficiari principali sono:
- Startup Innovative già costituite da non più di 60 mesi (5 anni).
- Team di persone fisiche che si impegnano a costituire la società entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione.
- Imprese straniere che istituiscono almeno una sede operativa in Italia.
Il progetto d’impresa deve dimostrare un significativo contenuto tecnologico e innovativo, come la valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica o privata (spin-off da ricerca) o lo sviluppo di prodotti e servizi nel campo dell’economia digitale (es. Intelligenza Artificiale, IoT, Blockchain).
L’incentivo è a sportello, cioè le domande sono valutate da Invitalia in base all’ordine cronologico di arrivo, fino ad esaurimento delle risorse. Per le startup più giovani (costituite da non più di 12 mesi) sono previsti anche servizi di tutoraggio tecnico-gestionale gratuiti. Ad oggi, secondo i dati di Invitalia, l’incentivo ha portato al finanziamento di oltre 1.549 startup innovative, attivando investimenti per circa 800 milioni di euro.
Domande Frequenti (FAQ) su Smart&Start Italia
1. Qual è l’importo massimo e minimo del piano d’impresa ammissibile?
I piani d’impresa che possono essere sostenuti dall’agevolazione Smart&Start Italia devono prevedere un importo di spese ammissibili compreso tra un minimo di € 100.000 e un massimo di € 1.500.000. Queste spese includono investimenti in macchinari, impianti, software, licenze e fino al 20% per il capitale circolante necessario.
2. Tutte le startup possono ottenere il 30% a fondo perduto?
No, il contributo a fondo perduto del 30% del finanziamento concesso è un’agevolazione geografica. Spetta esclusivamente alle startup innovative che hanno la propria sede operativa in una delle regioni del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e nelle aree colpite dai recenti eventi sismici.
3. Il finanziamento è concesso con garanzie personali?
No, uno dei maggiori vantaggi di Smart&Start Italia è che il finanziamento agevolato a tasso zero non richiede la prestazione di garanzie reali o personali. Lo Stato italiano, tramite Invitalia, scommette sul valore e sulla solidità del tuo progetto imprenditoriale. Questo facilita l’accesso al credito per i team di fondatori che non hanno patrimoni da mettere in gioco.
4. Cos’è la “conversione del debito” e come funziona?
Smart&Start Italia prevede la possibilità di convertire parte del finanziamento agevolato in un ulteriore contributo a fondo perduto, a patto che l’impresa ottenga un investimento nel capitale di rischio da parte di investitori qualificati (come Venture Capital o Business Angel) o soci persone fisiche, per un importo non inferiore a 80.000 euro e detenuto per almeno tre anni.