Il turismo in Campania rappresenta oggi uno dei principali motori di crescita economica per molte aree locali, dalle coste alle aree interne. L’afflusso turistico ha generato nuovi posti di lavoro, rilanciato borghi dimenticati e stimolato investimenti in servizi, agricoltura e cultura.
Il turismo contribuisce in modo decisivo allo sviluppo economico sostenibile delle comunità locali campane.
Ma i benefici non sono distribuiti ovunque allo stesso modo: tra successi, sfide e potenzialità ancora da sviluppare, la Campania è un laboratorio vivo di trasformazione territoriale.

Quanto incide il turismo sull’economia della Campania?
Il settore turistico vale oltre il 10% del PIL regionale
Secondo i dati ISTAT e Unioncamere, il turismo genera oltre 5 miliardi di euro l’anno in Campania, con una crescita costante negli ultimi dieci anni, interrotta solo dalla pandemia. Il comparto rappresenta:
- Circa il 10,7% del PIL regionale
- Oltre 350.000 posti di lavoro diretti e indiretti
- Un traino per settori collegati come enogastronomia, artigianato, cultura e trasporti
Napoli, la Costiera Amalfitana, Pompei e il Cilento sono le aree più attrattive, ma crescono anche destinazioni minori grazie al turismo esperienziale e ai borghi diffusi.
Quali tipologie di turismo stanno rilanciando l’economia locale?
Il turismo lento, culturale e rurale genera valore diffuso e duraturo
Il turismo culturale (Pompei, Ercolano, Reggia di Caserta) continua a trainare, ma stanno emergendo forme più sostenibili e distribuite:
- Turismo enogastronomico: attratti da prodotti tipici come la mozzarella di bufala, il vino del Cilento o il limoncello della Costiera
- Turismo rurale: agriturismi e ospitalità diffusa nel Sannio, Irpinia, Cilento interno
- Turismo lento e outdoor: cammini (Via Francigena, Cammino di San Nilo), ciclovie, trekking nei parchi regionali
Questo tipo di turismo favorisce la microimprenditoria locale e riduce la stagionalità.
Come il turismo valorizza i borghi e le aree interne?
Cresce il fenomeno della rigenerazione dei piccoli centri attraverso l’ospitalità diffusa
Molti borghi abbandonati stanno rinascendo grazie a modelli di accoglienza alternativi. Esempi virtuosi:
- Sant’Agata de’ Goti (BN): trasformato in “albergo diffuso”, con case ristrutturate per l’accoglienza turistica
- Morigerati (SA): uno dei Borghi più belli d’Italia, rilanciato da un modello di turismo sostenibile e cooperativo
- Caselle in Pittari: dove il turismo è integrato con l’agricoltura sociale e i laboratori artigianali
Ogni euro speso da un turista in questi luoghi genera un impatto diretto sulla comunità residente.
Quali dati mostrano l’impatto economico diretto del turismo locale?
Aumenti occupazionali, reddito indotto e investimenti pubblici-privati
Secondo un’analisi condotta da Svimez, il turismo locale genera un moltiplicatore economico di 1,7x: per ogni euro speso dal turista, se ne attivano 1,7 nel sistema economico locale.
Altri dati chiave:
- +12% di nuove imprese nel settore ricettivo dal 2019
- Crescita dei B&B del 35% nelle province di Avellino e Benevento
- +18% nel settore dell’artigianato legato al turismo (souvenir, ceramiche, prodotti locali)
Quali sono i benefici occupazionali del turismo in Campania?
Il turismo crea posti di lavoro locali e aumenta l’autoimprenditorialità
La filiera del turismo è una delle poche a generare occupazione giovanile stabile nelle aree interne. Secondo Confcommercio:
- Il 63% delle nuove attività turistiche è guidato da giovani under 40
- Cresce il numero di imprese femminili nel settore ospitalità e accoglienza
- Il lavoro stagionale si sta trasformando in microimprese a conduzione familiare
Il turismo è oggi la principale fonte di occupazione per molti comuni con meno di 5.000 abitanti.
Quali sono le criticità ancora da superare?
Troppe aree restano escluse, mancano infrastrutture e strategie integrate
Nonostante i numeri positivi, esistono ancora forti disparità tra le zone costiere e le aree interne. Le criticità principali:
- Carenza di infrastrutture: trasporti inefficienti, mancanza di collegamenti tra le province
- Bassa digitalizzazione: siti obsoleti, poca visibilità internazionale
- Scarso coordinamento tra enti pubblici e operatori privati
Secondo Legambiente: solo il 28% dei piccoli comuni campani ha un piano turistico strutturato.
Quali strategie rendono il turismo più sostenibile per le economie locali?
Puntare su esperienze autentiche, innovazione digitale e reti locali
La chiave è creare reti tra produttori, strutture ricettive e attrattori culturali, per offrire esperienze complete, sostenibili e replicabili.
Esempi:
- Progetto “Cilento Destinazione Sostenibile”: circuito tra aziende agricole, musei e B&B
- Smart tourism e realtà aumentata nei siti archeologici, per ampliare l’offerta culturale senza impattare l’ambiente
- Finanziamenti PNRR e turismo: bandi per l’innovazione nei borghi e nelle aree interne
Perché il turismo può davvero cambiare il destino economico della Campania?
Perché crea valore locale, distribuito e duraturo
Quando è gestito in modo strategico, il turismo diventa uno strumento di inclusione, rigenerazione e sviluppo economico reale. La Campania ha tutte le caratteristiche per diventare un modello di turismo diffuso, sostenibile e identitario.
Il turismo in Campania non è solo un fenomeno economico: è una leva di rinascita per territori, mestieri e comunità.
FAQ
Qual è il settore economico più influenzato dal turismo in Campania?
Oltre al settore ricettivo, agricoltura, artigianato e commercio locale beneficiano maggiormente dell’indotto turistico, soprattutto nelle aree rurali e nei borghi.
Esistono iniziative pubbliche per sostenere il turismo locale?
Sì, PNRR, fondi regionali e bandi europei stanno finanziando infrastrutture, digitalizzazione e valorizzazione dei borghi per rafforzare il turismo sostenibile.
Il turismo ha un impatto duraturo sulle comunità locali?
Se ben gestito, sì. Il turismo genera occupazione stabile, incentiva l’imprenditoria giovanile e rilancia mestieri tradizionali, contribuendo alla coesione territoriale.
Quali sono le zone meno sviluppate turisticamente in Campania?
Le province di Benevento, Avellino e le aree interne del Cilento sono ancora poco turisticamente sviluppate ma ricche di potenziale naturalistico e culturale.
