Le app VPN promettono privacy e sicurezza, ma alcune nascondono un lato oscuro. Recenti indagini hanno svelato come alcune di queste applicazioni, apparentemente innocue, possano trasformarsi in una porta d’accesso per i criminali informatici, mettendo a rischio i tuoi dati personali e, soprattutto, il tuo conto in banca.
Le app VPN sotto accusa: come ti ingannano
La sicurezza informatica è una corsa continua tra chi protegge e chi attacca. Di recente, i riflettori si sono accesi su alcune applicazioni VPN che, invece di tutelare la privacy degli utenti, fanno esattamente il contrario. Secondo un’analisi della nota società di sicurezza Kaspersky, esistono specifiche app che trasformano il tuo smartphone in un “proxy” a disposizione dei malintenzionati. Questo significa che tutto il tuo traffico dati, incluse le credenziali di accesso all’home banking, può essere intercettato.
Le app incriminate, da disinstallare immediatamente se presenti sul tuo dispositivo, sono:
- MaskVPN
- DewVPN
- PaladinVPN
- ProxyGate
- ShieldVPN
- ShineVPN
Il meccanismo è subdolo: mentre credi di navigare in modo anonimo e protetto, queste app permettono a terzi di usare la tua connessione per compiere attività illecite o, peggio, per spiare tutto ciò che fai, rubando password e informazioni finanziarie.
Difendersi dalle truffe: le buone pratiche digitali
Il problema non riguarda solo le VPN. La nostra sicurezza finanziaria è costantemente minacciata da una serie di comportamenti a rischio che, spesso, adottiamo senza rendercene conto. Gli esperti di sicurezza concordano su alcuni punti deboli comuni che spalancano le porte ai cybercriminali:
- Password deboli: Utilizzare password semplici o, peggio, la stessa password per più servizi è come lasciare la porta di casa aperta.
- Phishing: Quante volte riceviamo email o messaggi che sembrano provenire dalla nostra banca? Cliccare su link sospetti è uno degli errori più comuni e pericolosi.
- Wi-Fi pubblici non sicuri: Connettersi a reti aperte in aeroporti, hotel o bar può esporre i nostri dati a chiunque sia connesso alla stessa rete.
- Download da fonti sconosciute: Scaricare app o file al di fuori degli store ufficiali (Google Play Store, Apple App Store) è un rischio enorme, poiché potrebbero contenere malware.
Adottare una sana “igiene digitale” è il primo passo fondamentale per proteggersi. Questo include l’uso di password complesse e uniche, l’attivazione dell’autenticazione a due fattori e una costante diffidenza verso comunicazioni inaspettate.
Conclusione
La protezione del nostro conto corrente inizia dal dispositivo che teniamo in tasca. Rimuovere le app potenzialmente dannose è un’azione cruciale, ma non basta. È necessario sviluppare una maggiore consapevolezza delle minacce digitali e adottare abitudini di navigazione più sicure.
Per approfondire l’argomento e rimanere sempre aggiornato sulle ultime minacce informatiche, ti consigliamo di consultare fonti autorevoli come il sito della Polizia Postale o del Garante per la Protezione dei Dati Personali.