Nel 2024, le famiglie italiane affrontano un significativo incremento delle bollette del gas, un fenomeno dovuto a diversi fattori, tra cui il ritorno dell’aliquota IVA al 22% dal precedente 5% e la fine del mercato tutelato. Questi cambiamenti portano a un complesso scenario economico per i consumatori, con riflessi diretti sul budget familiare.

L’aumento dell’IVA, che si verifica da gennaio 2024, incide notevolmente sul costo totale delle bollette. La riduzione delle tariffe applicata a dicembre 2023 è stata vanificata da questo aumento dell’IVA. Inoltre, con la fine del mercato tutelato, i consumatori sono costretti a navigare in un mercato libero più complesso, dove la scelta del fornitore e del piano tariffario diventa cruciale. Tale situazione impatta maggiormente sugli utenti vulnerabili, specialmente quelli in condomini con impianti di riscaldamento centralizzati che ora devono passare al mercato libero nonostante avessero i requisiti per rimanere nel regime a maggior tutela.
Per quanto riguarda la scelta delle tariffe, esistono principalmente due opzioni: tariffe a prezzo fisso o indicizzato. Nel primo caso, il prezzo della componente energia rimane invariato per un periodo definito, mentre nel secondo, varia mensilmente in base all’andamento del costo della materia prima. La scelta tra queste opzioni dipende dalle proprie necessità e dalla propensione al rischio. È importante considerare anche i propri stili di vita e abitudini di consumo, valutando tariffe biorarie o monorarie a seconda dei propri orari di consumo maggiori.
In questo contesto, il monitoraggio dei propri consumi diventa fondamentale per scegliere la tariffa più adatta. Recuperando i dati di consumo dalle vecchie bollette, i consumatori possono avere un quadro più chiaro del proprio consumo energetico e scegliere conseguentemente il fornitore più conveniente.
Nonostante il passaggio al mercato libero, Arera ha rilevato che nel 95% dei casi i consumatori pagano di più rispetto al mercato tutelato, evidenziando un aumento dei costi per la maggior parte delle famiglie. Si stima che il peso delle bollette di luce, gas, acqua e telefonia rappresenti circa un terzo del bilancio familiare.
Oltre all’IVA, le bollette includono anche altre imposte e oneri, come le accise e l’addizionale regionale. Questi costi aggiuntivi, insieme all’IVA applicata non solo sui consumi effettivi ma anche su servizi e accise, aumentano ulteriormente il carico finanziario sulle famiglie.
In sintesi, il 2024 si presenta come un anno di significative sfide economiche per i consumatori italiani in termini di gestione delle spese domestiche, specialmente per quanto riguarda le bollette del gas. La necessità di una scelta informata e strategica del fornitore e del piano tariffario diventa quindi cruciale per mitigare l’impatto di questi aumenti.