L’agroalimentare campano è un pilastro economico e culturale della Regione, un tesoro fatto di prodotti unici e tradizioni secolari. Per sostenere la sua crescita, in particolare verso la sostenibilità e l’innovazione, l’Unione Europea mette in campo risorse cruciali, gestite a livello regionale attraverso il CSR Campania 2023-2027 (Complemento per lo Sviluppo Rurale), erede del vecchio PSR. Questi fondi non sono solo un sussidio, ma un vero e proprio motore di ammodernamento per aziende agricole e filiere.

La Nuova Programmazione: CSR Campania 2023-2027
Per il periodo 2023-2027, la Campania ha ottenuto oltre 1,2 miliardi di Euro di risorse FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale). Una cifra massiccia, che rappresenta circa il 9,75% della spesa totale destinata alle Regioni italiane per lo sviluppo rurale. L’obiettivo principale è chiaro: aumentare la competitività del settore, garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato.
I bandi si concentrano su diversi fronti strategici, dimostrando l’attenzione verso un agroalimentare che guarda al futuro:
- Investimenti per la Trasformazione e Commercializzazione: Uno degli interventi più significativi ha riguardato il sostegno agli investimenti nelle aziende agricole e nelle agroindustrie. Ad esempio, sono stati stanziati 70 milioni di euro per progetti volti a migliorare la valorizzazione delle produzioni attraverso la lavorazione, la trasformazione e la commercializzazione, includendo anche l’immagazzinamento e il confezionamento. Un altro bando ha messo a disposizione 35 milioni di euro con una spesa massima ammissibile di cinque milioni di euro, di cui metà a fondo perduto, per potenziare la produttività e la competitività.
- Sostegno ai Giovani Agricoltori (SRE02): Un’attenzione particolare è rivolta all’insediamento di nuovi agricoltori. L’intervento SRE02 offre un finanziamento a fondo perduto per l’avvio di attività, un incentivo essenziale per il ricambio generazionale e l’introduzione di idee imprenditoriali innovative e più sostenibili.
- Sostenibilità e Biodiversità (SRD04): La transizione ecologica è centrale. Interventi come l’SRD04, con oltre 22 milioni di euro, promuovono investimenti non produttivi con carattere ambientale, come la salvaguardia di elementi tipici del paesaggio rurale (muri in pietra, terrazzamenti) e azioni per il miglioramento della biodiversità. Inoltre, si incentivano pratiche come la produzione integrata con pagamenti annuali per ettaro (ad esempio, 355 €/ha per l’olivo e 654 €/ha per la vite) per compensare i maggiori costi e i minori ricavi derivanti da metodi più ecologici.
Aggregazione e Innovazione: Le Chiavi del Successo
Per il comparto campano, spesso caratterizzato da piccole e medie imprese, l’aggregazione è un fattore determinante. Il CSR supporta questo aspetto con misure dedicate, come l’intervento SRG02 per la costituzione di Organizzazioni di Produttori (OP) e Associazioni di Organizzazioni di Produttori (AOP). Con una dotazione di 2,5 milioni di euro, il sostegno mira a riequilibrare la forza contrattuale dei produttori nella catena del valore e a favorire l’integrazione nelle filiere agroalimentari.
Infine, c’è spazio per la diversificazione: bandi per l’avvio di nuovi agriturismi (con contributi a fondo perduto fino al 60%) e per lo sviluppo dell’agricoltura sociale (con 1,4 milioni di euro) aprono nuove strade per le aziende agricole, rafforzando la loro multifunzionalità e il legame con il territorio.
Queste opportunità dimostrano come i finanziamenti europei siano fondamentali per indirizzare la filiera agroalimentare campana verso un futuro di maggiore competitività, innovazione e rispetto per l’ambiente. La capacità di cogliere questi bandi, presentando progetti che uniscano visione imprenditoriale e sostenibilità, è il passo cruciale per il comparto agricolo della Campania.
Domande Frequenti (FAQ) sui Finanziamenti in Campania
Qual è la fonte principale dei finanziamenti europei per l’agricoltura in Campania? La fonte principale per la filiera agroalimentare è il CSR Campania 2023-2027 (Complemento per lo Sviluppo Rurale), finanziato dal FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale). Per il quinquennio 2023/2027, alla Campania sono stati assegnati oltre 1,2 miliardi di euro per sostenere l’agricoltura e lo sviluppo delle aree rurali.
Quali tipi di investimenti sono prioritari nei bandi del CSR Campania? Le priorità sono focalizzate sull’ammodernamento delle imprese, la sostenibilità ambientale e l’aggregazione. Ci sono bandi specifici con fondi significativi per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti, l’insediamento dei giovani agricoltori (SRE02) e gli interventi non produttivi che preservano la biodiversità e il paesaggio rurale.
Ci sono agevolazioni per chi vuole avviare un agriturismo? Sì, il CSR Campania ha previsto misure per la diversificazione delle attività agricole, come l’avvio di agriturismi. In alcuni bandi, gli imprenditori agricoli possono accedere a contributi a fondo perduto che raggiungono il 60% per la ristrutturazione e la riqualificazione funzionale degli immobili destinati a tale attività.
Cosa si intende per “produzione integrata” e come viene incentivata? La produzione integrata è un sistema che riduce al minimo l’uso di prodotti chimici, favorendo metodi naturali. L’intervento SRA01 – ACA1 del CSR prevede un pagamento annuale per ettaro (come 654 €/ha per la vite) come compensazione per i minori ricavi e i maggiori costi (inclusi quelli per la certificazione) derivanti dall’adozione di queste tecniche ecologiche.