Investimenti Macchinari 4.0 ZES Unica: Ottieni Credito d’Imposta fino all’80%

Schema grafico che illustra la cumulabilità e le alte aliquote del credito imposta ZES Unica

La ZES Unica per il Mezzogiorno rappresenta un’opportunità eccezionale per le imprese che mirano a innovare, specialmente attraverso l’acquisto di macchinari 4.0. Il credito d’imposta ZES Unica e quello per Investimenti 4.0 (beni strumentali nuovi) sono cumulabili, permettendo in alcuni casi di coprire quasi interamente il costo dell’investimento.

Schema grafico che illustra la cumulabilità e le alte aliquote del credito imposta ZES Unica

ZES Unica e Industria 4.0: l’Investimento Vincente nel Mezzogiorno

La creazione della ZES Unica (Zona Economica Speciale Unica) per l’Italia meridionale, che abbraccia tutte le regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo, limitatamente alle aree ammissibili agli aiuti a finalità regionale), ha ridefinito il panorama degli incentivi fiscali, concentrando gli sforzi per la crescita del Sud Italia. Questo strumento si affianca perfettamente al Piano Transizione 4.0 (ora Transizione 5.0), in particolare per gli investimenti in macchinari 4.0, creando una leva finanziaria straordinariamente potente per le imprese.

Investimenti Ammessi al Credito d’Imposta ZES Unica

Il cuore dell’agevolazione ZES Unica è il credito d’imposta destinato a supportare gli investimenti iniziali in attivi materiali e immateriali. Gli investimenti agevolabili sono quelli relativi all’acquisto di beni strumentali nuovi, che devono essere destinati a strutture produttive ubicate all’interno dei territori della ZES Unica e utilizzati nell’attività d’impresa.

Gli investimenti ammessi comprendono:

  • Macchinari, impianti e attrezzature industriali e commerciali nuovi: Questa è la categoria che include i macchinari 4.0.
  • Immobili strumentali: Sono ammissibili l’acquisizione, la realizzazione o l’ampliamento di immobili strumentali all’attività d’impresa.
  • Acquisto di terreni: Purché strettamente funzionali all’investimento.

È cruciale sottolineare un vincolo: il valore complessivo dei terreni e degli immobili strumentali non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato (Fonte: Art. 16, D.L. 124/2023 convertito).

L’investimento complessivo ammissibile deve essere compreso tra un minimo di 200.000 euro e un massimo di 100 milioni di euro per ciascun progetto, indipendentemente dalla dimensione dell’impresa.

Aliquote e Vantaggi: la Potenza della ZES

Le percentuali del credito d’imposta ZES Unica sono particolarmente elevate, in linea con la Carta degli Aiuti a Finalità Regionale 2022-2027, e variano in base alla dimensione dell’impresa e alla regione:

RegionePiccola Impresa (fino a 50 mln €)Media Impresa (fino a 50 mln €)Grande Impresa (fino a 50 mln €)
Campania, Puglia, Calabria, Sicilia60%50%40%
Basilicata, Sardegna, Molise50%40%30%
Abruzzo (aree specifiche)35%25%15%

Si nota che le piccole imprese nelle regioni come Campania e Sicilia possono arrivare a un’aliquota del 60% sul costo dei beni. Per i progetti che superano i 50 milioni di euro, l’aliquota si riduce secondo specifiche metodologie di calcolo (“importo di aiuto corretto”).

Macchinari 4.0: La Doppia Agevolazione

L’aspetto più vantaggioso per le imprese orientate alla digitalizzazione e all’innovazione è la perfetta sinergia e la cumulabilità tra il Credito d’Imposta ZES Unica e il Credito d’Imposta per beni strumentali 4.0 (Allegato A e B alla Legge n. 232/2016).

L’agevolazione Industria 4.0 copre l’acquisto di beni materiali (Allegato A, come macchinari interconnessi, robot, sistemi di automazione) e immateriali (Allegato B, come software e piattaforme) che soddisfino i requisiti di interconnessione e integrazione.

Le aliquote del credito d’imposta Transizione 4.0 (valide fino al 2025/2026) per i beni materiali 4.0 sono:

  • 20% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
  • 10% del costo per investimenti oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro.
  • 5% del costo per investimenti oltre 10 milioni e fino a 20 milioni di euro.

Esempio Pratico di Cumulo

Supponiamo che una Piccola Impresa in Campania acquisti un macchinario 4.0 (Allegato A) del valore di 500.000 euro per la sua struttura produttiva nella ZES Unica.

  1. Credito d’Imposta ZES Unica: 60% di $500.000 = 300.000 euro.
  2. Credito d’Imposta 4.0: 20% di $500.000 = 100.000 euro.

Il beneficio fiscale totale è di $300.000 + $100.000 = 400.000 euro. Questo significa che il costo effettivo del macchinario per l’azienda è di soli 100.000 euro (ovvero $500.000 – $400.000), pari a una copertura dell’80% del costo, a cui si aggiunge l’ammortamento ordinario.

La cumulabilità è un fattore chiave: il credito d’imposta ZES Unica si applica al costo complessivo del bene, e il credito 4.0 si aggiunge, rendendo l’investimento in macchinari 4.0 nelle aree ZES Unica estremamente conveniente.

Procedura e Tempistiche

L’accesso al credito d’imposta ZES Unica richiede una pianificazione attenta e il rispetto di scadenze precise. L’agevolazione è valida per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024 (con possibili proroghe in base alle normative).

L’impresa deve comunicare preventivamente l’ammontare degli investimenti che intende effettuare all’Agenzia delle Entrate, attraverso l’apposito modello di comunicazione ZES Unica.

  1. Comunicazione Preventiva: Le imprese devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate l’ammontare delle spese sostenute e di quelle previste (le finestre temporali per questa comunicazione sono state definite da appositi provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate, ad esempio, tra fine marzo e fine maggio per il 2024).
  2. Utilizzo del Credito: Il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite Modello F24, a partire dal decimo giorno lavorativo successivo alla corretta trasmissione della comunicazione.
  3. Vincolo di Mantenimento: Per fruire del beneficio, i beni acquistati devono rimanere nella struttura produttiva ZES per almeno cinque anni (tre anni per le PMI).

La possibilità di utilizzare il credito d’imposta ZES Unica in unica soluzione (a differenza del 4.0 che è in tre quote annuali) garantisce un flusso di cassa immediato, accelerando il ritorno sull’investimento. Questo è un elemento distintivo di grande rilievo.

Un’Opportunità Strategica per la Competitività

Investire in macchinari 4.0 e beni strumentali nuovi nella ZES Unica non significa solo ottenere un grande risparmio fiscale; è una scelta strategica che potenzia la competitività dell’impresa a lungo termine. L’adozione di tecnologie 4.0, come l’interconnessione, l’analisi dei Big Data e l’automazione, porta a migliorare l’efficienza produttiva, ridurre i costi operativi e aumentare la qualità dei prodotti, elementi fondamentali per competere sui mercati globali.

Come ha spesso sottolineato il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’obiettivo è trasformare il Mezzogiorno in un “motore di crescita”, e l’abbinamento degli incentivi ZES Unica e Industria 4.0 è il meccanismo pensato per far accelerare questo processo.


FAQ su Investimenti ZES Unica e Macchinari 4.0

Quali macchinari rientrano specificamente negli investimenti 4.0 ammessi?

I macchinari 4.0 ammessi sono quelli elencati nell’Allegato A della Legge 232/2016. Si tratta di beni strumentali materiali nuovi che soddisfano i requisiti di interconnessione e integrazione automatizzata con il sistema produttivo aziendale. Esempi includono robot industriali, macchine utensili a controllo numerico e sistemi per la manifattura additiva.

È possibile cumulare il Credito d’Imposta ZES Unica con il Credito d’Imposta 4.0?

Sì, il credito d’imposta ZES Unica è cumulabile con il Credito d’Imposta 4.0, ma l’importo totale degli aiuti concessi non può superare i limiti massimi previsti dalla Carta degli Aiuti di Stato a finalità regionale (l’aliquota ZES è già definita in base a questi limiti). La possibilità di sommare i due incentivi permette di raggiungere percentuali di copertura eccezionalmente elevate del costo dell’investimento.

Qual è il vincolo temporale per mantenere i beni acquistati nella ZES Unica?

Per poter beneficiare e mantenere il credito d’imposta ZES Unica, l’impresa ha l’obbligo di mantenere i beni strumentali nuovi all’interno della struttura produttiva beneficiaria per almeno cinque anni dalla data di entrata in funzione. Per le Piccole e Medie Imprese (PMI), questo periodo è ridotto a tre anni.

Qual è l’importo minimo e massimo di investimento per la ZES Unica?

Il progetto di investimento deve prevedere un costo ammissibile non inferiore a 200.000 euro per accedere al credito d’imposta ZES Unica. Il limite massimo di investimento agevolabile per singolo progetto è di 100 milioni di euro. Tali soglie si applicano a tutte le imprese, indipendentemente dalla loro dimensione.

By Redazione Campania

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