Il nuovo regime di collaborazione tra il fisco e le aziende in Italia rappresenta un importante passo avanti nella gestione delle dinamiche tributarie.
Le recenti modifiche introdotte mirano a creare un sistema più efficiente, trasparente e basato sulla fiducia reciproca tra l’Agenzia delle Entrate e i contribuenti aziendali.

Adempimento Collaborativo
Il fulcro di questo nuovo regime è l'”adempimento collaborativo”, un approccio che mira a instaurare un rapporto di fiducia tra il fisco e il contribuente. Questo metodo prevede un’interlocuzione costante e preventiva tra le due parti, assistita da professionisti altamente qualificati, al fine di valutare preliminarmente le situazioni che potrebbero generare rischi fiscali.
Soglie di Aderenza e Tax Control Framework
Per aderire a questo regime, le aziende devono ora avere un fatturato di almeno un miliardo di euro, ma la soglia scenderà gradualmente a 750 milioni nel biennio 2024-25, a 500 milioni nel biennio 2026-27 e infine a 100 milioni di euro dal 2028.
Le aziende devono essere dotate di un Tax Control Framework, un sistema certificato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale. Questo sistema consente di identificare preventivamente operazioni che potrebbero generare rischi fiscali, agendo ex ante per ridurre contenziosi e garantire la certezza del diritto.
Digitalizzazione del Processo Tributario
Un altro aspetto chiave è la digitalizzazione del processo tributario. Sono state introdotte modifiche che rafforzano l’uso delle modalità telematiche nella gestione del processo, con tutte le comunicazioni effettuate tramite PEC e notifiche e depositi di atti esclusivamente telematici.
Inoltre, è richiesta la firma digitale per tutti gli atti e i provvedimenti, e si introduce il principio della redazione chiara e sintetica degli atti. In caso di richiesta di partecipazione in presenza da una parte e da remoto dall’altra, la discussione si tiene in presenza, ma la parte che lo ha richiesto può partecipare a distanza.
Obiettivi del Pnrr e Conciliazione
Queste riforme si inseriscono nell’ambito degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che mira a ridurre il carico di contenziosi pendenti davanti alla giustizia tributaria.
Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha sottolineato l’importanza della digitalizzazione per gestire il notevole volume di controversie pendenti, soprattutto davanti alla Cassazione, dove si registrano 42mila controversie con 10mila nuovi ingressi.
Le riforme includono anche la conciliazione davanti alla Cassazione, una misura non precedentemente prevista, che fa parte delle strategie per smaltire il contenzioso.
In conclusione, queste riforme rappresentano un passo significativo verso un sistema fiscale più efficiente e collaborativo in Italia, mirando a ridurre i contenziosi e a creare un ambiente di maggiore fiducia e trasparenza tra fisco e aziende.