Aprire una Partita IVA in Italia come cittadino extracomunitario è un processo che richiede la detenzione di un permesso di soggiorno idoneo. Non tutti i permessi sono validi per intraprendere attività di lavoro autonomo o imprenditoriale.
La risposta diretta e concisa è che per l’apertura della Partita IVA è necessario essere in possesso di un permesso di soggiorno in corso di validità che consenta l’esercizio di attività lavorativa autonoma. I principali permessi che permettono di avviare un’attività in proprio includono il Permesso di Soggiorno per Lavoro Autonomo e, in alcuni casi, altri tipi come quello per Lavoro Subordinato o per Motivi Familiari, purché siano in corso di validità.

Permessi di Soggiorno Validati per l’Esercizio del Lavoro Autonomo
Il quadro normativo italiano stabilisce chiaramente quali titoli di soggiorno sono considerati validi ai fini dell’avvio di un’attività di lavoro autonomo. È fondamentale che il cittadino extracomunitario sia legalmente residente in Italia e in possesso di un documento che non ponga restrizioni all’attività imprenditoriale.
I Tipi di Permesso di Soggiorno Idonei
I permessi di soggiorno che consentono l’apertura della Partita IVA e l’esercizio del lavoro autonomo includono:
- Permesso di Soggiorno per Lavoro Autonomo: Questo è il titolo specifico per chi ha ottenuto il visto per l’ingresso in Italia proprio per esercitare un’attività in proprio. Richiede il rispetto di specifici parametri economici e finanziari e l’ottenimento di un Nulla Osta preliminare.
- Permesso di Soggiorno per Lavoro Subordinato: Nonostante sia rilasciato per un’attività dipendente, la normativa consente spesso la conversione o l’utilizzo per avviare un’attività autonoma (spesso previa richiesta di conversione o accertamento di non ostatività).
- Permesso di Soggiorno per Motivi Familiari: I titolari di questo permesso hanno generalmente gli stessi diritti dei cittadini italiani per quanto riguarda l’accesso al lavoro, incluso quello autonomo.
- Permesso di Soggiorno UE per Soggiornanti di Lungo Periodo (ex Carta di Soggiorno): Questo titolo di lungo periodo garantisce piena libertà di esercizio del lavoro, sia subordinato che autonomo.
- Altri Permessi: Possono essere considerati validi anche i permessi rilasciati per:
- Attesa Occupazione
- Protezione Internazionale (Asilo Politico, Protezione Sussidiaria)
- Motivi Umanitari (ora soppresso ma valido se ancora in corso)
- Protezione Sociale
Nota Importante: Il permesso deve essere in corso di validità al momento dell’apertura della Partita IVA. Se la domanda di rinnovo è in sospeso, è cruciale allegare la ricevuta della richiesta di rinnovo per dimostrare la continuità della permanenza legale.
Come Aprire la Partita IVA: La Procedura Passo Passo
Una volta verificata la validità del permesso di soggiorno, il processo di apertura della Partita IVA segue l’iter standard previsto per tutti i residenti. La procedura varia leggermente a seconda che si tratti di un libero professionista o di una ditta individuale/impresa.
1. Ottenere il Codice Fiscale
Requisito Preliminare Essenziale: Il Codice Fiscale (CF) italiano è obbligatorio per qualsiasi adempimento fiscale, inclusa l’apertura della Partita IVA. Se non se ne è già in possesso, va richiesto presso l’Agenzia delle Entrate o le rappresentanze diplomatiche/consolari all’estero.
2. Scelta del Regime Fiscale e del Codice ATECO
Il cittadino extracomunitario deve definire la tipologia di attività che intende svolgere (il Codice ATECO) e scegliere il regime fiscale. Il Regime Forfettario è spesso il più vantaggioso all’inizio, offrendo una tassazione ridotta (5% per i primi 5 anni, poi 15%) e semplificazioni IVA, purché si rispettino i requisiti di reddito.
3. Presentazione della Domanda (Modello AA9/12)
L’apertura vera e propria si effettua presentando il Modello AA9/12 all’Agenzia delle Entrate.
- Libero Professionista: La presentazione del modello è l’unico adempimento burocratico per l’apertura fiscale.
- Ditta Individuale (Artigiano, Commerciante): Oltre alla presentazione all’Agenzia delle Entrate, è obbligatoria l’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio (CCIAA) tramite la Comunicazione Unica (ComUnica) e l’iscrizione alle gestioni previdenziali (INPS).
4. Gestione Previdenziale e Assicurativa
L’iscrizione alla Partita IVA comporta l’obbligo di versare i contributi previdenziali:
- Professionisti con Albo/Cassa: Iscriversi alla Cassa Previdenziale di riferimento (es. Avvocati, Architetti, Medici).
- Professionisti Senza Albo: Iscriversi alla Gestione Separata INPS.
- Artigiani/Commercianti: Iscriversi alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS.
Particolarità: Il Permesso di Soggiorno per Lavoro Autonomo
Per coloro che non sono ancora in Italia, il percorso per ottenere il Permesso di Soggiorno per Lavoro Autonomo è più complesso e regolamentato dal Decreto Flussi.
Fasi Chiave del Lavoro Autonomo (Dall’Estero)
- Verifica delle Condizioni: Il cittadino straniero deve dimostrare di possedere i requisiti per esercitare l’attività in proprio (es. titoli professionali, risorse economiche adeguate).
- Attestazione dei Parametri Economico-Finanziari: Ottenere un’attestazione dalla Camera di Commercio o dall’Ordine Professionale che confermi la fattibilità e la sostenibilità economica dell’attività.
- Nulla Osta: L’attestazione viene inviata alla Questura per l’ottenimento del Nulla Osta provvisorio.
- Visto d’Ingresso: Con il Nulla Osta, si richiede il visto per lavoro autonomo presso il Consolato italiano nel Paese di origine.
- Permesso di Soggiorno: Entro 8 giorni dall’ingresso in Italia, si richiede il Permesso di Soggiorno vero e proprio.
Cosa Succede con Permessi Non Idonei o Scaduti?
Un permesso non valido o scaduto costituisce un grave ostacolo all’apertura o alla prosecuzione dell’attività in proprio.
Conseguenze della Non Regolarità
- Rifiuto dell’Iscrizione: La Camera di Commercio può sospendere l’iscrizione al Registro Imprese in caso di permesso di soggiorno non valido o non rinnovato (con ricevuta).
- Irregolarità Fiscale: L’esercizio di un’attività senza la documentazione di soggiorno idonea rende la posizione irregolare sotto il profilo amministrativo e fiscale.
- Difficoltà nel Rinnovo: L’irregolarità può compromettere il rinnovo del permesso di soggiorno stesso.
Consiglio: La situazione ideale per un cittadino extracomunitario è possedere un Permesso di Soggiorno UE per Soggiornanti di Lungo Periodo o un Permesso per Motivi Familiari, che offrono la maggiore flessibilità. In assenza di questi, il permesso deve essere esplicitamente per Lavoro Autonomo o essere uno di quelli espressamente elencati come idonei.
Riepilogo dei Requisiti Essenziali
| Requisito/Documento | Descrizione Dettagliata |
| Permesso di Soggiorno Valido | Documento che deve consentire l’attività autonoma (Lavoro Autonomo, Familiari, Soggiornante Lungo Periodo, ecc.). |
| Codice Fiscale Italiano | Obbligatorio per tutti gli adempimenti fiscali. |
| Modello AA9/12 | Domanda di apertura Partita IVA da presentare all’Agenzia delle Entrate. |
| Codice ATECO | Codice che identifica l’attività specifica che verrà svolta. |
| Iscrizione CCIAA (Se Ditta Ind.) | Obbligatoria per artigiani e commercianti tramite la Comunicazione Unica. |
| Iscrizione INPS/Cassa | Obbligo contributivo (Gestione Separata per professionisti senza Albo, Gestione Artigiani/Commercianti, o Cassa di riferimento). |
| PEC e Firma Digitale (Se Ditta Ind.) | Obbligatorie per l’iscrizione al Registro Imprese. |
In Conclusione: L’apertura della Partita IVA in Italia è subordinata alla regolarità della posizione di soggiorno. Il cittadino extracomunitario deve innanzitutto assicurarsi che il proprio titolo di soggiorno sia tra quelli che permettono l’esercizio dell’attività di lavoro autonomo, per poi procedere con gli adempimenti fiscali, camerali e previdenziali standard.
